Serata speciale ieri, nella sede dell'Accademia, organizzato dal gruppo giovani capitanato da due splendide socie, nonché voci liriche, Federica Gallo e Gabriella Grassi. Abbiamo avuto il piacere di ospitare e ascoltare un grande della musica siciliana il riposteste Luigi Di Pino che, coadiuvato dal fisarmonicista Marco Crisafulli, detto "mano di velluto", ha proposto un ottimo concerto di brani siciliani riferendo il suo iter serale su ciò che lui ama, tratta e divulga : L'ARTE DEL CANTASTORIE. Francamente a noi tutti, soci e ospiti dell'Accademia Del tempo Libero, era sconosciuto, ma abbiamo applaudito le sue specialità e la sua maniera spontanea e sincera per le bellezze interpretative che ci ha dato. Ma scorrendo, il sottoscritto, qualche lettura in rete, ha scoperto chi veramente abbiamo applaudito. Nel suo curriculum troviamo : Riconoscimento personale ONU, Dal 2010 è Membro del Tavolo Nazionale di Musica Popolare al Ministero delle attività culturali di Roma che si riunisce una volta al mese e ha il compito di proporre al Ministro provvedimenti atti a salvaguardare e divulgare la tradizione popolare italiana. Docente di “Canti e musiche della tradizione” a Catania, Luigi Di Pino, è un artista intrigante e persuasivo con esperienze in campo figurativo, teatrale, poetico e musicale. Compositore nonché autore, è iscritto alla SIAE con centinaia di brani all’attivo. La sua più matura espressione artistica è il Cantastorie, figura legata alla tradizione siciliana, su cui convergono tutte le principali forme di comunicazione artistica: pittura, poesia, musica, prosa e teatro. Anche in questo ultimo campo gli abbiamo sentito recitare versi in dialetto siciliano rifacentesi a Turi Bella, poeta, e al cantastorie Orazio Strano, e alla loro sfida sulla figura della donna, in effetti una "singolar tenzone" sulle positività e negatività femminili.
In giro per questa terra, si è molto esibito dal vivo portando la tradizione siciliana tra i conterranei del Nord Italia e all’estero. Per dire chi è ancora Luigi Di Pino dovrei copiare tutto ciò che ho letto nel suo sito e nei ritagli giornalistici che raccontano delle sue serate in varie località italiane ed estere, ma la cosa sarebbe lunga; invito, quindi, chiunque voglia fare queste ricerche di scrivere su Google il nome di questo artista e troverà la qualunque.
Su mia richiesta, nella nostra serata reggina, ha cantato "E VUI DURMITI ANCORA", un classico della musica siciliana, accompagnato sempre dallo splendido fisarmonicista Marco Crisafulli e, tirata sul palco, Gabriella Grassi che, con la sua voce da mezzo soprano, ha dato forza e motivazione a questa spettacolare interpretazione che noi tutti ricorderemo come il cammino di un'impronta lasciata sulla sabbia.
Salvatore Marrari RC 17 febbreio 2019
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