Quando un libro ha successo si pensa che tutto sia dovuto al numero di copie vendute, ma non è così. Se così fosse, sarebbe solo un fatto commerciale e di editoria, ma, purtroppo, accade e nel mondo della cultura si parla prima di copie vendute, poi dell'autore. Nel nostro caso sappiamo che, per quel che riguarda la nostra serata, è il quarantunesimo libro scritto e pubblicato dal prof. Agazio Trombetta che in fatto di storia documentata è sempre stato un maestro attento e caparbio perché la verità storica fosse l'insegnamento principe, lontano anni luce dalla direttiva politica. L'argomento trattato da "IL POTERE E LA NEMESI", vuole essere, sostanzialmente una rilettura storica del fascismo e del dopoguerra conseguente a quel ventennio racchiuso in una fase storica che aveva coinvolto tutto il mondo. Ma l'attenzione del prof. Trombetta, in questa sua ultima creatura, è rivolta tutta al periodo che riguarda la nostra terra di Calabria con particolare riferimento al territorio reggino. Quindi le persone venute ad ascoltare l'autore, tante per la verità, hanno avuto il piacere di gustare il modo garbato di Agazio Trombetta nel presentare gli argomenti, oltre che in maniera semplice, come parlasse ad un vicino di casa, ad un amico del Rione Ferrovieri di Reggio Calabria, vanto e orgoglio del medesimo che ha voluto sempre precisare la sua provenienza popolana. A rafforzare le argomentazioni della presentazione, dopo il lungo esporre dell'autore che "tiene banco" in ogni sua conferenza, è stata la pregiata presenza del prof. Antonino Monorchio, già primario di psichiatria e neurologia, che in pochi minuti ha dato il suo apporto culturale e, con naturale pacatezza, ha tessuto le lodi del suo caro amico Agazio. Non meno importante la presenza dei due interlocutori e conduttori, l'avv. Giuseppe Romano e il prof Carmelo Nucera, che, per quanto in loro potere, hanno cercato di intervistare "la valanga" prof. Trombetta che, come solito suo, esemplarmente si trascina e trascina nei meandri delle sue ricche esposizioni e argomentazioni. Magnifica serata nella quale, faccio notare, la presenza del giudice Giuseppe Viola che ha onorato la nostra accademia. Nel terminare questa descrizione, tutti noi, soci dell'Accademia Del Tempo Libero, ringraziamo il direttivo e il settore cultura rappresentato dalla instancabile presidente Silvana Velonà.
Salvatore Marrari RC 1 febbraio 2020