'NTA 'STU PAISI 'NC'ESTI SULU 'A PIRIA (Nicola Giunta RC 4 maggio 1895 - RC 31 maggio 1968)
'Nta 'stu paisi 'nc'esti sulu 'a piria,
'a strufuttenza fissa, a 'grandi bboria;
n'ta 'stu paisi cunta sulu a 'mbiria,
pirciò non sunnu tutti chi cicoria...
Erba nana ed amara, erba pirduta:
senza mâ provi, 'a ggiùrichi â viruta;
e cca, sarbu a carcunu di ll'affritti,
su' tutti storti ammanicati ddritti!
Nani su' iddi e vonnu a tutti nani;
nci vannu terra terra, peri e mmani;
e, pâ malignità bbrutta e superba,
cca non crisci chi erba, erba, erba...
........................................................
.............................................ecc......
Mai più appropriati versetti furono spesi per la nostra "Nazione" da Dante Alighieri e, particolarmente per Reggio Calabria da Nicola Giunta; la città dello stretto che in verità ci va "stretta" ed è, in effetti, un PURGATORIO. Va da se che reggono bene i paragoni di città senza "nocchiero", albergo di dolore, donna in vendita nei bordelli, i cui cittadini, parte, sono anche incivili e vivono di titoli e superbia e non vedono "chi cca' non crisci chi erba, erba, erba...".
Questa mattina 22 agosto 2014, durante una, ormai, rara passeggiata su Corso Garibaldi, mi son preso la briga di fotografare PIAZZA VITTORIO EMANUELE detta comunemente PIAZZA ITALIA, sorpreso dall'apparente e vistoso abbandono del citato spazio. I tre palazzi che insistono su tre lati del "quadrilatero" sono i più importanti della città, sono i luoghi dove si governa la municipalità, la Provincia e la Prefettura (vero palazzo di governo). Un accentramento che gli ideatori reggini di un tempo, di vedute più patriottiche, hanno voluto che fosse come un Campidoglio, un foro tipo l'Agorà (in greco antico ἀγορά, da ἀγείρω = raccogliere, radunare è il termine con il quale nell'antica Grecia si indicava la piazza principale della polis). Ma non voglio dilungarmi in citazioni storico-letterarie con le quali potrei annoiare chi pensa che queste cose le stia tirando dal mio nuovo "cappello a cilindro", desidero solamente mettere in evidenza che ai "PROPRIETARI" di questi palazzi "assai antichi" non importa nulla se nei loro gradini hanno la merda, è importante, per loro, avere gli interni lucidi, i tappeti rossi, gli uscieri che dirigono il traffico ai "servizi" degli uffici, le giacche e le cravatte, i condizionatori d'aria per la forte calura attuale, la vigilanza per la loro incolumità, le macchine blu o di colori vari per le uscite con autista, chi più ne ha ne metta, ecc. La Piazza Italia di questa mattina è il "fiore all'occhiello" di quei politici inetti che di Palazzo San Giorgio ne han fatto la "puttana di turno"; ...le casse sono vuote..., dicono i commissari,...non possiamo far nulla. Allora noi cittadini ci domandiamo : CHI DOVRA' GESTIRE I SERVIZI DI MINIMA MANUTENZIONE DELLA CITTA' ? L'aspetto della piazza è deplorevole, i rami degli alberi sono un tutt'uno con le erbacce e le siepi che spuntano da terra come se la povera statutua rappresentante i martiri d'Italia si vergognasse di farsi vedere; ai tronchi sono allacciati fili di ogni genere, qualcuno ci appoggia anche scale a pioli e scatole vuote, i lucernai degli scavi archeologici sottostanti servono da sedile e le stesse mura sono ben pubblicizzate nel Gazibo d'entrata, ma chiuso ermeticamente perché "non entri la polvere". Mi domando : VISTO E PREMESSO CHE IL COMUNE E' UN POVERO SORDO E MUTO, GLI ALTRI DUE INQUILINI, PROVINCIA E PREFETTURA, NON POSSONO PRENDERE PROVVEDIMENTI AUTONOMI SE NON ALTRO PER ABBELLIRE LA LORO "FACCIA" ? Capisco che le competenze spettano al municipio, ma esistono anche e putroppo casi di massima straordinarietà. Proprio in quella piazza si è sbandierata la cultura...e allora, riesumando NICOLA GIUNTA e MATTEO PAVIGLIANITI i nostri poeti dell'800/900 che hanno amato e cantato, sebbene in maniera diversa, visceralmente questa povera città, vi giuro, avendoli conosciuti, che sono GRANDEMENTE INCAZZATI. Il mio servizio fotografico rende l'idea di ciò che ho ampiamente descritto. Da queste righe lancio un appello ai futuri politici che prenderanno possesso di questa città "METROPOLITANA" acciocché rispondano e dialoghino pubblicamente con i cittadini onesti, sappiano governare e si rendano "operatori ecologici" nel risanamento di ogni minimo vicolo cittadino e intestino due strade ai personaggi citati...SIANO VERAMENTE RIESUMATI nel normale lavoro di toponomastica ormai abbandonato da quarantanni. AMEN !!!
Salvatore Marrari RC 22 Agosto 2014
Ccà non crisci chi erba, erba, erba...
Cca 'a furtuna non varda a ccu' s'annaca, ma passa ammenzu all'erba mi nci caca
A destra Palazzo San Giorgio (il Comune)...ma non si vede
Dovremmo interpellare un erborista, perché ci dia ampliazioni sulle erbe
S'intravedono le bandiere italiana ed europea esposte in Prefettura
Di fronte Palazzo del Governo
A destra la "scala", ma non è il teatro
La "scala" e gli oggetti di scena dentro lo scatolone
Reggio si regge su fili...trasmissioni a "larga banda"
C'è chi riposa il culo sui lucernai degli scavi archeologici
Non vediamo la statua dell'Italia...è occultata
E' arrivata la polizia al palazzo comunale...chissà
Chissà...aspettiamo buone notizie
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