XENIA BOOK FAIR...parole difficili per indicare semplicemente una fiera del libro della società editrice Xenia e altre. L'italia, e Reggio Calabria non è da meno, imita i grandi discorsi che si conducono in lingue non nostre, in questo caso l'inglese, ma il mio pensiero corre alle persone "digiune" in materia di idiomi e che debbano sempre ricorrere alle traduzioni improvvisate. Sono dell'idea che in casa nostra si debba "sciorinare" a "tutto volume" la bella lingua italiana di cui si stanno perdendo grammatica, pronunzia e ortografia. Ma, evitando polemiche, andiamo avanti tornando sul tema di questa mia relazione. Dunque eravamo alla fiera del libro con letteratura, spettacoli, musica, teatro e arte che si è svolta nei giorni 4 e 5 luglio 2015 presso il bellissimo Parco Della Mondialità di Gallico Superiore; entrando ho notato un nugolo di personalità nel campo della politica, della religione, della cultura con una notevole esposizione di libri di varie e impegnate case editrici e alcuni quadri dipinti del pittore Alessandro Allegra come da locandina affissa all'ingresso del parco. Passo passo, seguendo il percorso espositivo, sono stato attratto da alcuni quadri il cui pittore non era segnato tra le righe della programmazione e che mi hanno affascinato; immagini realistiche di una centenaria, un artigianano delle pipe, il mare, meduse, barche e una grande tela dipinta a inchiostro di china denominata I MIGRANTI. Ma si, è la firma di Raffaele Muscolo, Lello per gli amici, chi non ricorda il giovane burbero professore di disegno e arte degli anni '50/'60 della scuola media Galileo Galilei di Reggio Calabria ! E a quanto ho visto il nostro pittore reggino non si è fermato neanche alla sua attuale e rispettabilissima vita di ottantenne. Per chi non conoscesse questo grande artista le cui tracce si erano perse nei meandri della regginità (Reggio e i Reggini, per moda, sono dediti agli apprezzamenti per le arti non nostrane, quando la nostra terra ha dato grandi figli nel campo di tutte le categorie artistiche e letterarie), sappia che Raffaele Muscolo cresciuto ai bordi della piazza Sant'Agostino ha avuto i suoi anni di gloria naturalmente in altre città d'Italia e all'estero a cominciare dal 1968 con mostre personali e collettive quali, le più significative, presso "I Templari" di San Felice al Circeo, La galleria Michelangelo di Firenze, la galleria "la Barcaccia" di Roma. Tra gli anni '80 e '90 partecipa ancora a gallerie e collettive che gli hanno dato un grande successo con i noti Annigoni, De Chirico, Guttuso, Pagliacci, Purificato, Sughi e tanti altri grandi. Diceva di lui, dell'Architetto...dell'artista, Nicola Villari : "Raffaele Muscolo è un artista la cui immediatezza descrittiva avvince e sollecita un'analisi dei suoi lavori particolareggiata e profonda, in quanto, il suo discorso dialettico non è solo una elaborazione compositiva, ma racchiude in sé contenuti di profonda cognizione scenica e cromatica".
In questa ultima sua esposizione, per'altro improvvisata, è stato visitato dalla onorevole europarlamentare ed ex ministro per l'integrazione del governo Letta Cecile Kyenge, la quale si è soffermata tantissimo davanti al quadro dei migranti stivati tra il legno di una barca, discutendone con l'artista e la di lui moglie Silvana Fedele che cura, da "fedele", le sue esposizioni, della profondità del soggetto e della sicura difficoltà di apporre la china sulla ruvida tela. Bravo Raffaele Muscolo ! Sempre in auge tra gente esperta, forse non è stato mai capito e apprezzato dai suoi concittadini, ma lui è calmo e costante nella sua arte e dipinge continuamente i colori della Calabria, del suo mare, a cui è legato moltissimo, e d'oltremare; attento osservatore della natura, particolarmente degli uccelli e della posizione delle loro ali, continua imperterrito a far coincidere lo spirito con il terreno. Peccato che, ancora, non gli siano tributati gli onori necessari in questa terra dove i miti vengono abbattuti forse per invidia o forse per "avarizia" e qui amo spolverare Nicola Giunta, che cantò i grossi difetti di questa città pur amandola all'infinito, con una poesia che...
'NTA 'STU PAISI 'NC'ESTI SULU 'A PIRIA
'Nta 'stu paisi 'nc'esti sulu 'a piria,
'a strufuttenza fissa, a 'grandi bboria;
n'ta 'stu paisi cunta sulu a 'mbiria,
pirciò non sunnu tutti chi cicoria...
Erba nana ed amara, erba pirduta:
senza mâ provi, 'a ggiùrichi â viruta;
e cca, sarbu a carcunu di ll'affritti,
su' tutti storti ammanicati ddritti !
Nani su' iddi e vonnu a tutti nani;
nci vannu terra terra, peri e mmani;
e, pa' malignità bbrutta e superba,
cca non crisci chi erba, erba, erba...
Arburi?... Si ccarcunu 'ndi sciurisci,
'nci minunu petrati non mmi crisci...
Arburi, nenti ! Comu all'âtri baandi,
ch'unu s'asciala chi mmì viri randi !...
Ambatula tu fai.. Rresti cu 'ngagghiu...
Si senti sempri chi 'nc'è fetu d'agghiu...
Cca 'a fortuna non varda a ccu' s'annaca,
ma passa ammenzu all'erba mi 'nci caca...
Paisi d'erba i ventu' e non di pianti:
va facitila a 'n culu tutti quanti !
Si 'nc'esti 'nu cartellu aundi rici :
“Sti 'ggenti tra di iddi su' nnimici !”
Nimici i cui ? Oh, frabbica di storti !
Sunnu sulu nimici da so' sorti !
Nimici d'iddi stessi pi ppuntiggiu,
e i cchiù fissa dû mundu sunnu a Rriggiu !
Salvatore Marrari RC 6 giugno 2015