E cosi, dopo due mesi, terminato lo spoglio e le valutazioni e terminate anche le festività natalizie, l'Accademia Del Tempo Libero di Reggio Calabria ha condotto in porto la serata che ha, ufficialmente, decretato i vincitori del 1° concorso di poesia nel dialetto vernacolare della città metropolitana, intitolato a Nicola Giunta. La giuria nominata da Silvana Velonà (Presidente del sodalizio) e Celestina Catanoso (titolare del gruppo cultura) era composta, oltre che da loro due, nominate dianzi, anche da Giuseppe Ginestra (poeta dialettale), Demetrio Delfino (presidente del consiglio comunale), Arturo Cafarelli (poeta dialettale), Rosalba Barcella (membro del gruppo cultura) e Giuseppe Dieni (membro del gruppo teatro e cultura). La conduzione è stata affidata a Demetrio Delfino, mentre la recensione a ricordo del poeta Giunta è stata esposta dalla pregiatissima prof.ssa Francesca Neri; in maniera semplice, ma ricca di argomenti, ci ha condotti lungo i grandi percorsi di vita del poeta, scrittore e drammaturgo che tanto ha dato alla città anche per i sui excursus politici. La parte musicale, anche questa, compito di grande valore artistico è stata data al chitarrista-cantante Aurelio Mandica. IL sottoscritto, invece, ha provveduto a proiettare foto di Nicola Giunta estrapolate dal proprio album di famiglia e ad effettuare le riprese video di tutta la serata. I premiati sono stati i poeti Paolo Lacava reggino dimorante a Fabriano (1° posto con PI' CCAMORA A RRIGGIU), Rocco Criseo di Bova Marina (2° posto con ME NIPUTI) e Natale Cutrupi reggino (3° posto con TU SI 'A ME' STIDDHA ). Gli argomenti e i versi dei premiati sono stati toccanti e commoventi, in certi punti struggenti per nostalgie e affetti familiari, tanto da provocare anche qualche lacrima al nostro amico e poeta Peppe, Giuseppe Ginestra intendo. I pezzi musicali scelti dall'amico Aurelio Mandica, attinenti al tema della serata, ricordi e folk calabrese, sono stati accolti favorevolmente dall'attento e colto pubblico composto da soci e ospiti, per l'occasione, dell'Accademia. Effettivamente è stata un'ottima serata che ha valorizzato, attraverso i ricordi e le storie intime di Giunta, il dialetto della nostra terra di Calabria, se tale si può definire, perché molte persone di cultura, sia del presente che del passato, lo hanno definito una "lingua". Infatti il nostro idioma esisteva già prima che fossimo diventati una colonia greca. Questo, naturalmente, è stato il primo concorso di poesia dialettale, per bocca della nostra presidente e del consiglio direttivo, altri ce ne saranno negli anni a venire intitolati a tanti altri bravi nostri poeti vernacolari.
Salvatore Marrari RC 17 gennaio 2019
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