Antonio Marrari (in piedi) e Vittorio Zaccuri |
Antonio Marrari (in piedi) e Vittorio Zaccuri |
Vittorio Zaccuri, Franco Cicciù e Antonio Marrari |
Gli attori Pino Sanzotta e Mimmo Calandruccio - dietro gli "Ariston" con Antonio Marrari in piedi (poi si chiamarono I GIAGUARI) |
Le Cantanti Maria e Rosa Cortese |
Tutti gli studenti del Piria partecipanti alla manifestazione |
Alla fisarmonica Enrico Puntorieri, accanto Vittorio Zaccuri (chitarra) all'estremo Antonio Marrari (chitarra) |
CHI
ERAVAMO...STUDENTI IN PARATA…MA IL GLORIOSO “PIRIA” E’… di Salvatore
Marrari
Tutti
sappiamo cosa sia la parola INTERVALLO applicata in ogni campo della vita e
delle scienze: un intervallo di vita, un'azione intervallata da spazi, la vita
stessa intervallata da alti e bassi, la corrente alternata intervallata dalla fase,
l'intervallo storico, l'intervallo delle ere geologiche, l’intervallo tra le
ore scolastiche che, appunto, è ciò che ci interessa. Ma “INTERVALLO” era anche
il titolo di un giornalino nato nel 1956 che raccoglieva articoli di cronaca
studentesca di tutte le scuole dei dintorni e della provincia reggina. Fu
quella redazione che organizzò presso il Teatro Comunale Francesco Cilea di
Reggio Calabria, domenica 8 febbraio 1957, uno spettacolo studentesco,
presentato dal prof. Carlo Vicedomini, che prendeva spunto dalla trasmissione
radiofonica “IL CAMPANILE D’ORO”(competizione tra le regioni d’Italia) e che si chiamò “IL CAMPANELLO D’ORO”(competizione
tra le scuole superiori reggine), ricordante il suono conciliante con la nostra
memoria che dava inizio all’intervallo e al suo termine, “sunava ‘a
campaneddha”(suovana la campanella). I “neo artisti” si batterono
orgogliosamente e generosamente con canti, suoni, recitazione, cabaret ( Due di
essi, in seguito, entrarono a pieno titolo nel mondo del teatro e del doppiaggio
cinematografico di quel tempo che si espletava anche sull'unico canale RAI ed a
Cinecittà : Mimmo Calandruccio e Pino Sanzotta). Emerse e vinse la meravigliosa
competizione il gruppo di studenti del glorioso Istituto Tecnico, per
ragionieri e geometri, Raffaele Piria di Reggio Calabria (la mia
scuola…orgogliosamente la mia scuola); alunni, forse, non troppo modello per
quanto riguardava la resa e il profitto, ma maestri di sincerità che sapevano
di organizzazione e affiatamento, socializzare e creare, a loro volta, socialità,
sia per l'educazione avuta dalle famiglie sia per la disciplina “imposta” da un
asse scolastico di validissimi docenti (Trombetta, Spanò, Palumbo, Vicedomini, Casalaina, Primerano,
Chirico, Boccioli, Giovannella, Sidari, Gentile, Ferrara, Vitale, Calipari, Leone,
Calafiore, Conci, ecc.), cui non mancavano ampiezze di metodo, vedute e cortesia
nell'applicare l’ordine e la didattica, e dal meraviglioso preside Prof. Antonio
Zuccarello. In quel gruppo non esistevano competizioni avverse o inimicizie o
gelosie, tutti viaggiavano all'unisono perché emergesse la loro scuola, i loro
insegnanti, il loro preside, la città tutta. Ricordo come fosse oggi quei
meravigliosi ragazzi la cui età, al dì di oggi, si aggirerebbe dai settanta ai
settantotto anni, nonni sicuramente, ma giovani nel cuore che, per le
vicissitudini della vita, forse hanno perso i contatti, ma raccontano, come sto
facendo io, ai loro posteri, le gioie trascorse in quel tempo che fu, con gli
occhi della giovinezza e la voce tremula per il motivato "rilassamento"
delle corde vocali. Il duo di chitarre Antonio Marrari(mio fratello maggiore) e
Vittorio Zaccuri(poi diventati Trio con l'aggiunta di Franco Cicciu'
chitarrista classico), i due attori, dianzi citati, Mimmo Calandruccio e Pino
Sanzotta, il complesso musicale, per l'occasione Good Boys Ariston, formato da Enrico
Puntorieri, tutt'oggi pianista di locali (fu in età postuma formato e corretto
dal maestro Mario Bertolazzi), Cilione, Artuso, Nicolò, Minniti, Vazzana e
Antonio Marrari ( mi scuso con gli amici di cui ho citato solo il cognome...ma
il "seren della vecchiezza" non mi permette, in atto, di saperne di
più), il cabarettista Franco Polimeni, il duo vocale “Sorelle Cortese”, Eleonora e Rosa Maria, una
grande corale e tutto fare composta di ragazze e giovani eccellenti, Labadessa,
Santoro, De Marco, La Nucara, Ginestra, Imbalzano, Calogero, Marcianò e Anna
Maria Germolé( ricordo il nome di quest'ultima perché cugina ). Il 29 marzo di
quel c.a. , il preside Zuccarello fu premiato col “Campanello d’Oro”, per i
suoi ragazzi, dal sindaco della città on. avv. Domenico Spoleti , vi assicuro che
quella era acqua pulita, fatta di una trasparenza oltremodo lucente ; quella
gioventù non aveva grilli per la testa, la loro vita era un regalo che andava preso a
sorsi lenti e naturali, non ambivano ad avere successi, ma trasmettevano tutto
l’amore possibile fatto di sorrisi e allegria goliardica, per nulla nocivi a
persone o cose...oggi, se sono su questa terra, saranno certamente dei
professionisti in pensione, dei signori “canuti e bianchi”, rispettabili
persone di alta sapienza a cui non manca vivere il ricordo di questi tempi, dei
loro tempi e, mi domando, dove saranno mai gli interpreti di questo spettacolo
? Ciao "Vecchie Glorie" !!!
Salvatore Marrari 28 maggio 2012
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