Questo blog nasce perché m'è venuta voglia di scrivere,lo faccio nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che mi sono stati prospettati.Non ho alcuna ambizione perché non sono nessuno anzi,in termini pirandelliani, mi definisco : UNO, NESSUNO, CENTOMILA .
venerdì 1 giugno 2012
L'AMICIZIA NON HA ETA'
L’AMICIZIA NON HA ETA’...di Salvatore Marrari (pagina dedicata ai familiari di un vero amico)
Questa è l’ultima pagina della mia pubblicazione "I MIEI PENSIERI NOTTURNI", aggiunta per un finale triste, ma di grande speranza. Proprio adesso, sfogliando la home di Facebook, mi giunge notizia che un amico, un fratello maggiore, Antonio Ambrogio(Totò), non è più. La nostra conoscenza, epistolare, risale a circa tre anni or sono, quando mi scrisse inviandomi una foto che riguardava il mio prozio Matteo Paviglianiti, poeta dialettale e filosofo reggino, a cui avevo fatto dedicare una serata di commemorazione dalle autorità comunali, con l’organizzazione dell’Unione Nazionale Scrittori di Reggio Calabria. Totò ne aveva saputo i contenuti e, pur vivendo a Padova, volle raccontarmi dei suoi personali ricordi quando, bambino, aveva frequentato, col suo papà, Don Luigino, il salone di barbiere di Don Matteo. Mi aveva raccontato episodi, per me inediti, data la nostra differenza di età, la sua era datata 12 aprile 1927, e quindi aveva arricchito il mio taccuino delle “rimembranze”. Con rammarico e con dolore, questa notte, apprendo, la ferale notizia, tramite collegamento alla sua bacheca in Facebook, sono le figlie ad annunciarlo : " Siamo Lilli e Sabrina, le figlie di Totò. Giovedì 14 papà è venuto a mancare... Ringraziamo tutti gli amici di Fb che gli hanno tenuto compagnia in questi ultimi mesi. Il suo profilo restarà aperto". Ne rimango profondamente colpito, non ho parole !
Ho fatto in tempo a conoscerlo personalmente con la sua ultima venuta a Reggio Calabria, si perchè il nostro bellissimo e fraterno rapporto si espletava con messaggi su quella "piattaforma sociale"(definizione di Facebook) e telefonicamente ; ho avuto il piacere di fare una passeggiata in macchina con lui, prendendolo al domicilio di Viale Calabria. Siamo stati a casa mia, volle vedere la mia postazione di lavoro nello studio ove vivo parte della mia vita, dedicata ai contatti online e allo scrivere, poi volli accompagnarlo sul lungomare reggino perché respirasse profondamente la fine aria marina impregnata di salsedine; salimmo al fortino di Pentimele e, in discesa, passammo a visitare il circolo del tennis Rocco Polimeni. Abbiamo intessuto, in poche ore, un’amicizia senza tempo, pur separandoci sedici anni, come due persone che si rivedono normalmente e discutono dei tempi passati in una comune memoria di tempi lontanissimi : quando aveva conosciuto mio padre, del cortese rapporto che li aveva legati. Poi si è lasciato, senza alcuna remora e intessendo vecchi ricordi al suo presente, al racconto della sua vita, del suo trasferimento a Padova e lo spazio vitale che condivideva con l’amatissima nipotina che gli girava sempre attorno, delle vicissitudini che lo hanno allontanato dalla sua città. Ho presente il suo viso allorché lo riaccompagnai al portone di casa sul viale reggino dianzi citato, un viso rigato di lacrime come se si staccasse da un parente prossimo, da un fratello minore e, alla mia domanda perché fosse così triste ed emozionato, rispose che forse non ci saremmo più visti, così è stato....
Sentì quel distacco dalla sua città, dalla sua gente, dall'amico trovato per caso, come un fulmine a ciel sereno, come una aspettativa che non si sarebbe più presentata, come la fine del suo passato e del suo attuale presente. "Addio, fratello maggiore ! Sono ancora attonito e perplesso".
Ogni qualvolta io pubblicassi un mio pensiero sulla sua personale bacheca del network, oggi più usato a servizio di una rete sociale, Facebook, rispondeva con un suo, sicuro, commento di apprezzamento; l’ultimo lo scrisse il 7 di ottobre del c.a., ma facendomi notare una mia dimenticanza, pensate un po' : mancava il peperoncino in una mia descrizione culinaria che riguardava una cena a base di “biscottu a caponata”. Questo è stato il suo ultimo messaggio. Lui non era credente, io lo sono ed ho la speranza che un giorno, quando vorrà il Signore, nel Suo dono di resurrezione, ci rincontreremo e forse rifaremo, assieme a lui, delle belle chiacchierate poetiche con Don Matteo Paviglianiti, Don Luigino suo padre e Don Mico Marrari, il mio genitore.Termino manifestando alle figliuole Lilli e Sabrina, alla nipotina di cui non conosco il nome, alla gentile consorte, mi permettano l'intimità, i sensi del mio cordoglio...Ciao Totò !
Salvatore Marrari
Reggio Calabria 17 ottobre 2010 ore 01,20
Questo video è stato realizzato con le foto inviatemi dal caro amico scomparso Totò Ambrogio clicca accanto.... http://www.youtube.com/watch?v=raFClKXHGrU
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