Ulisse è un personaggio della mitologia greca o è vissuto realmente ? Originario di Itaca, è uno degli eroi achei descritti e narrati da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, celeberrima opera letteraria, quest'ultima, che dal suo protagonista prende il nome. Il vero nome di questo eroe era Odisseo, nome dal significato formidabile che gli fu assegnato dal nonno Autolico, che aveva previsto quanto il nipote avrebbe combattuto nella vita (Odissèus significa "Colui che è odiato" o "colui che odia"). Ulisse, epiteto datogli dai Romani e reso celebre da Livio Andronico (che significa "Lo Zoppo", in riferimento a una ferita riportata alla coscia in una battuta di caccia), è la "personificazione" dell'astuzia, del coraggio, della curiosità e dell'abilità manuale. Figlio di Anticlea e di Laerte, da parte materna Ulisse è pronipote di Ermes.
Ma il contesto da cui nasce e prende spunto questo articolo è la piccola commedia(processo-dibattito) effettuata da alcuni soci dell'Accademia Del Tempo Libero di Reggio calabria il giorno 26 aprile 2013 e, sul palcoscenico del Cipresseto Zanotti Bianco, son saliti per ben condurre l'aula di "tribunale" Rosetta Basile Rognetta(accusa) e Antonia Rigo Festini(difesa) che nell'aprire il dibattimento hanno evocato Ulisse impersonato dall'ottimo Domenico Pietropaolo, Penelope interpretata dalla bravissima Marina Amedeo, Circe da Silvana Vitali anch'essa molto brava e la Dea Capipso dalla nuova star(per l'Accademia) Maria Ielo. E' naturale che Ulisse si sia difeso non adducendosi alcuna colpa e naturali e pungenti sono state le donne che, nei suoi viaggi, lo hanno circuito e fermato con l'inganno, per anni, nelle loro residenze, Circe e Capipso; mentre Penelope lo compatisce e si compatisce, ma mette in risalto la resistenza ad Antinoo e ai Proci tutti che avevano trasformato la casa di Ulisse in un bordello. La recitazione è gustosa e simpatica suscitamdo spesso l'ilarità del pubblico in platea che ride anche per i tempi scanditi dal bastone di Aldo festini. Alla fina del dibattito e delle relative arringhe dell'accusa e della difesa sono intervenuti per chiarire posizioni e personaggi Vittorio Calabrò, Eugenia D'Africa e Nanà Lo Giudice. Noi, plurale maiestatis, abbiamo assolto il povero Odisseo concludendo che le nostre scuole medie sarebbero state noiose senza i racconti dell'Iliade e dell'Odissea e, inoltre, pretendiamo ribadire che la furbizia raccontata del personaggio altro non è che grande psicologia. Dante stesso che lo annovera tra i personaggi del XXVI canto dell'Inferno, in un certo senso, lo scusa concludendo : "Fratelli miei, che attraverso centomila pericoli siete arrivati a questa "piccola" ultima soglia (le famose colonne d'Ercole) presso l'Occidente; non negate ai nostri sensi quello che rimane da vedere, dietro al sole (dietro all'orizzonte), nel mondo disabitato; considerate la vostra origine: non siete nati per vivere come bruti (come animali), ma per praticare la virtù e apprendere la conoscenza."
Salvatore Marrari RC 28 aprile 2013
PER IL VIDEO CLICCA QUI : http://www.youtube.com/watch?v=S2Ida-YiiFI
Ma il contesto da cui nasce e prende spunto questo articolo è la piccola commedia(processo-dibattito) effettuata da alcuni soci dell'Accademia Del Tempo Libero di Reggio calabria il giorno 26 aprile 2013 e, sul palcoscenico del Cipresseto Zanotti Bianco, son saliti per ben condurre l'aula di "tribunale" Rosetta Basile Rognetta(accusa) e Antonia Rigo Festini(difesa) che nell'aprire il dibattimento hanno evocato Ulisse impersonato dall'ottimo Domenico Pietropaolo, Penelope interpretata dalla bravissima Marina Amedeo, Circe da Silvana Vitali anch'essa molto brava e la Dea Capipso dalla nuova star(per l'Accademia) Maria Ielo. E' naturale che Ulisse si sia difeso non adducendosi alcuna colpa e naturali e pungenti sono state le donne che, nei suoi viaggi, lo hanno circuito e fermato con l'inganno, per anni, nelle loro residenze, Circe e Capipso; mentre Penelope lo compatisce e si compatisce, ma mette in risalto la resistenza ad Antinoo e ai Proci tutti che avevano trasformato la casa di Ulisse in un bordello. La recitazione è gustosa e simpatica suscitamdo spesso l'ilarità del pubblico in platea che ride anche per i tempi scanditi dal bastone di Aldo festini. Alla fina del dibattito e delle relative arringhe dell'accusa e della difesa sono intervenuti per chiarire posizioni e personaggi Vittorio Calabrò, Eugenia D'Africa e Nanà Lo Giudice. Noi, plurale maiestatis, abbiamo assolto il povero Odisseo concludendo che le nostre scuole medie sarebbero state noiose senza i racconti dell'Iliade e dell'Odissea e, inoltre, pretendiamo ribadire che la furbizia raccontata del personaggio altro non è che grande psicologia. Dante stesso che lo annovera tra i personaggi del XXVI canto dell'Inferno, in un certo senso, lo scusa concludendo : "Fratelli miei, che attraverso centomila pericoli siete arrivati a questa "piccola" ultima soglia (le famose colonne d'Ercole) presso l'Occidente; non negate ai nostri sensi quello che rimane da vedere, dietro al sole (dietro all'orizzonte), nel mondo disabitato; considerate la vostra origine: non siete nati per vivere come bruti (come animali), ma per praticare la virtù e apprendere la conoscenza."
Salvatore Marrari RC 28 aprile 2013
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