Dopo la splendida camminata sul solito
"circuito" di Pentimele con l'amico Antonio Zito (km 1,600 a giro x 5 =
Km 8,00) ho aperto il mio gioiellino digitale è, con l'occhio vigile
dell'obiettivo, ho colto alcune immagini molto particolari. Perché
questa particolarità ? Fino a questa notte è piovuto e fino a ieri il
vento correva sullo stretto alla velocità di quasi 100 km orari, una
cosa inaudita, e ha prodotto danni sulle coste siciliane e quelle
joniche del reggino distruggendo i lungomare di Siderno, Locri, Roccella
e alcune zone archeologiche di grande storia magno-greca. Oggi una
quiete da incanto, come se nulla fosse accaduto, mista al profumo delle
prime fioriture di mandorli e peschi, il bianco e il rosa. Questa è
Reggio Calabria, un dono che il buon Dio ha regalato ad una parte di
umanità che forse non avrebbe meritato tanto. Ma la balconata sullo
Stretto è nostra e ce la teniamo caramente, si, perché Reggio è bella se
la si guarda verso il mare e tieni alle spalle gli obbrobri e le
distruzioni causati dalla inettitudini e dalle voracità di pseudo
politici che hanno lasciato le casse del comune vuote e forate da mille
buchi che noi cittadini, consapevolmente, stiamo riparando con
supertasse, tanto da dover appianare l'ammanco di circa 180 milioni di
euro : PROSIT ! E' il nostro brindisi comune coi bicchieri vuoti e con
le tasche che piangono per questi prosciugamenti.
Salvatore Marrari RC 4 febbraio 2014
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