Siamo al 26 agosto 2016. Al Circolo Tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria si è esibita la nota cantante folk Marinella Rodà con un altrettanto famoso gruppo di musicisti : Alessandro Calcaramo (chitarra e bouzouki), Andrea Noce (chitarra), Francesco Stillittano (strumenti calabresi) e Luca Scorziello (batteria e percussioni). Come sempre, il gruppo è stato accolto con grandi applausi, meritatissimi per la verità, da tutti gli astanti del piazzale concerti del nostro glorioso Circolo. Il pubblico, soci e invitati, era sistemato in ogni ordine di posti e molti hanno assistito alle finezze musicali addirittura in piedi. L'escursione musicale di Marinella Rodà lungo le "rive più importanti del mediterraneo" a fatto si che rispolverasse le più belle melodie nostrane sin dalle origini grecaniche per poi approdare al dialetto nostrano e siciliano. I musicisti si sono esibiti carichi di musicalità creando spazi particolari con la maestria che dei grandi e forse più; hanno dato dimostrazione di poter "giocare" coi loro strumenti creando accordi l'uno nel "fiato" dell'altro, in un ensemble o, se si preferisce in italiano, in una formazione musicale d'insieme che ci ha attratti come calamite raccolgono tutto il metallo che le circonda. Ma, ad un tratto dello spettacolo, la nostra Marinella ha voluto ricordare lo strazio avvenuto nelle zone reatine, umbre e marchigiane...IL TERREMOTO purtroppo...che ha fatto tantissime vittime, con una poesia dialettale di Matteo Paviglianiti (RC 1/5/1874 - RC 11/11/1956), poeta reggino e mio prozio il cui titolo è, appunto, "28 DICEMBRI 1908", data in cui Reggio e Messina sono state distrutte da un sisma che ha prodotto 100.000 morti.
Ma le parole valgono più del racconto, ascoltiamo e rivediamo Marinella e i musicisti nelle loro performance anche nel gran finale venutosi a creare con gli "accoliti" (parola che viene dal greco (dal greco Ἀκόλουθος, akolouthos, corrispondente al latino sequens o comes: seguace, attendente) sotto il palco a fare richieste e ballando al suono di una "viddhaneddha" indiavolata che ha coinvolto tantissima gente che mai si sarebbe alzata se non ci fosse stato tanto calore e accoglienza da parte di tutti.
Salvatore Marrari RC 26 agosto 2016
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