Un abbinamento riuscitissimo quello di fare teatro alternando le scene con il coro. Si, infatti si sono esibiti il gruppo teatrale "Raccolti e indifferenziati" diretti da Antonia Rigo Festini e il coro dei "veterani" dell'Accademia, "Canta e Cunti", diretti da Marinella Rodà in un intreccio natalizio tra il "sacro e il profano", tra il "serio e il faceto". Belle le scene grafiche di Maurizio Bascià nell'alternanza dei personaggi con musiche adeguate. Ottima la regia di Antonia e l'appoggio di spalla di Aldo Festini, un duo inseparabile anche nella loro bella vita di coppia mai arrugginita. Lo spettacolo inneggia al grande Eduardo nella sua gloriosa commedia "Natale in casa Cupiello", ma qui, pur rimanendo il tema della costruzione del presepe, il soggetto sono gli attori-pastori che si presentano al buon Luca Cupiello dicendo chi sono e cosa rappresentano, per poi donare, perché sia posata sul plastico, la statuetta rappresentativa. Un'idea formidabile della regista che ha anche scritto i testi scegliendo tra le varie possibilità recitative gli attori che, in effetti, hanno saputo interpretare i personaggi che, volta per volta, si presentavano davanti a Luca, maestro dei presepi napoletani. Ma l'opera della nostra Antonia Rigo non finisce mai tra lo scrivere e il dirigere, essa,come al solito, è parte della scena recitando, in mezzo agli altri, la sua parte, in questo caso la paziente Concetta, moglie di Luca, il cui caffè non viene mai apprezzato, né, nella mente imperativa del marito, è solerte nel preparare la colla per il plastico presepiale...ditemi se questa non è cultura !
Per la parte corale un grande apprezzamento va alla nostra bella e giovane maestra Marinella Rodà che dirige, con immane sforzo, una truppa "vecchie Glorie" (vecchie glorie nel senso che sono ancora in adorazione dei cantanti degli anni '50 e forse prima), più indisciplinate che canterine. Povera Marinella in che mani è capitata ! Ma dobbiamo anche dire che il suo polso e fermo e, se anche non ha la bacchetta, sa farsi valere con i suoi continui ammonimenti...una vera arca di Noè dove si fa la caccia ai primi piani e mai alle "prime trombe". Per questa serata, la novità nel coro è stato l'inserimento del bravo artista Ninello Verduci abbinato a me, misero, tapino, e insieme abbiamo accompagnato col suono delle nostre chitarre questa "truppa di insorti". Comunque una bella serata di ottimo spessore con una magnifica riuscita che, nel complesso, ha allietato il folto e felice pubblico presente in sala plaudente tutte le forme di esibizioni.
Salvatore Marrari RC 22 dicembre 2017
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