P''o mare 'e Napule quant'armunia !
Saglie 'ncielo e 'ncielo sentono,
tutt''e stelle, 'a voce mia.
Voce, ca tènnero,
st'ammore fa.
Questo è il ritornello di una classica canzone napoletana, "Mandulinata a Napule", da come si può ben capire dai versetti, il riferimento lo si può abbinare al mio servizio fotografico che riluce, invece, del mare di Reggio Calabria : le acque e le splendide ambientazioni dell'Oasi di Pentimele.
Questo villaggio balneare fu l'invenzione di un caparbio imprenditore reggino ormai non più, Nicola Montesano, che seppe trarre da una spiaggia demaniale, con l'occhio di chi ci ha sempre saputo fare, abbandonata e piena di sterpi, una rada bellissima come mai alcuno si sarebbe sognato di poter realizzare e valorizzare, la Baia di Pentimele. Prima che questo abile personaggio lasciasse questa terra, i suoi progetti fiorivano giorno per giorno e il villaggio, schizzi e disegni alla mano, sarebbe stato corredato da un porticciolo turistico, una grande piscina olimpionica, un albergo e tantissime altre attività di intrattenimento e, forse, quelle idee sarebbero divenute realtà con l'appoggio e il buon nome della società Valtur con cui aveva preso contatti. Certamente le scelte del Tour Operator, di investire a Reggio Calabria associandosi a Nicola Montesano non sarebbero state ragioni di gratitudine e di amicizia, ma una normalissima operazione speculativa di affari per la quale ne avrebbe goduto la città tutta, vuoi per il movimento turistico, vuoi per le nuove opportunità di lavoro. Purtroppo, su questa terra, non siamo eterni ed il dottor Nicola, andandonese via, ha lasciato solo le opportunità che nessun altro, per un "motivo" e per un "altro", ha potuto sfruttare pienamente. Si deve grande merito al pensatore e ideatore dell'Oasi che, durante quella gestione, è stata il fiore all'occhiello di Reggio Calabria. L'ampia spiaggia arredata a mo di villaggio africano con ombrelloni di paglia, caratteristica spettacolare che stuzzicava il colpo d'occhio, partite pomeridiane di tennis, calcio e pallacanestro in spazi altrettanto grandissimi e adeguati, un teatro all'aperto con circa quattromila posti a sedere (tanti erano i soci tesserati), ove hanno esibito le loro bravure artisti e vedettes internazionali del canto e della recitazione, uno spazio notturno (discoteca) per il ballo giovani, un piccolo teatro per bambini del miniclub e un ritrovo di ballo leggero (leggero per modo di dire) e cabaret denominato appunto dai meno vecchi : Montecatini ; quest'ultimo luogo era, e lo è ancora, per fortuna, un sito d'incontri culturali estivi gestiti dall'associazione Rhegium Juli.
Tutto questo preambolo serve a far immaginare quanto fosse ben organizzato questo villaggio, oggi c'è rimasta solo la Balneazione con tutte le trasformazioni effettuate dai nuovi gestori e, come dicevo prima, gli incontri culturali serali settimanali, un locale notturno attiguo alla battigia denominato "Molo 74" per giovani associati e altri spazi per cerimonie e pranzi matrimoniali ricavati attorno alla vecchia, gloriosa, piscina.
Senza alcun dubbio il suo mare e le dipendenze sono sempre spettacolari e, oggi 22 settembre 2012 un ultimo gruppo di vecchi spiaggianti, me compreso, malgrado siano terminati i servizi attinenti alla balneazione (ombrelloni, sedie e lettini), hanno voluto esibire presenza, godendo del profumo delle piante e delle resine, dell'odore del mare e, forse,chissa, del canto delle Ninfe che la Dea Teti gestisce nel nome di Nettuno suo padre. Verso la marea scendente o montante ci pare di ascoltare lo sciabordio dei flutti contro i fianchi della lignea nave di Ulisse in navigazione, quasi alla deriva, verso Scilla ad ascoltare il canto ammaliatore delle Sirene.
Queste realtà naturali, sono bellezze che fanno parte del regalo "divino" e "assoluto" che prende il nome di creazione dell'Eterno Dio, nessuno ce le può togliere, ne alcuno pensi di impregnare con "cattivi odori" il godimento di noi tutti onorati abitanti di questa illustre città, se il caso lo volesse, ci batteremo a difesa di tutto ciò e per tutto ciò che ci circonda e riusciremo a stanare eventuali "oppressori" che hanno deciso di impossessarsene e lucrare a danno di noi bravi cittadini : Reggio è bella ! Reggio è nostra !
Salvatore Marrari 22 settembre 2012
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