GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PREPARATA DALLE DONNE DELLE BAHAMAS CON LE PAROLE DI GESU' IN GIOVANNI 13:1/17
"Capite quello che ho fatto per voi ?"
Spiagge da sogno, barriere coralline, acque limpide, questo offrono le 700 isole delle Bahamas. Fanno diventare le isole Bahamas, situate tra gli USA, il Cuba e Haiti, una delle mete turistiche più desiderato. Le Bahamas sono il paese più ricco dei Caraibi e sono caratterizzate da una molteplicità di confessioni cristiane molto attive. Il paradiso però ha da combattere con dei problemi seri come per esempio la dipendenza dai paesi esteri, la grande disoccupazione e la violenza domestica e sessuale contro donne e bambini. Le donne delle Bahamas, autrici della liturgia per il 2015, vedono i lati belli e oscuri del loro paese e li riprendono nella "scaletta" della Giornata Mondiale di Preghiera. Al centro sta la lettura biblica dal vangelo di Giovanni 13:1/17, la storia della lavanda dei piedi che Gesù pratica verso i suoi discepoli. Per le donne delle Bahamas si dimostra l’amore di Dio proprio in questo atto, perché nella vita quotidiana impregnata di violenza e povertà si ha bisogno dell’amore per il prossimo che si manifesta in azioni attive sulle orme di Gesù Cristo.
Da questo preciso punto sono partite oggi, 8 marzo 2015, le donne della Chiesa Cristiana Evangelica Valdese di Reggio Calabria, della chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose cristiane reggine, per unirsi in preghiera e culto al Signore nostro Dio, al suo figliuolo Gesù Cristo ed allo Spirito Santo : LA SANTA TRINITA' IN CUI RICONOSCIAMO IL NOSTRO CREATORE. Canti, preghiere, sermone, cartelli di richiesta, di protesta ed una sedia su cui poggiavano una sciarpa, una borsa e la scritta "POSTO OCCUPATO" a simboleggiare il posto di una donna uccisa.
Immaginate di trovarvi in un luogo in genere affollato, un cinema, un teatro, un treno, e di vedere un posto occupato da un oggetto: una borsa, un libro, uno zaino, un giornale. Il tempo passa, lo spettacolo o il viaggio finiscono, e quel posto è rimasto vuoto, quell’oggetto, lì. Vi resterà il ricordo di quell’assenza e vi chiederete il perché. E questo è lo scopo di “Posto Occupato” un’ iniziativa nata da una riflessione di Maria Andaloro, editrice di un settimanale online che così scrive : “Posto occupato è un pensiero, un dolore, una reazione che ha cominciato a prendere forma a mano a mano che i numeri delle donne uccise cresceva e insieme cresceva dentro anche l’indignazione. Ognuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana. E noi quel posto lo vogliamo tenere per loro, perché la quotidianità non ponga un velo sempre più spesso sulla loro scomparsa.”
Questa giornata reggina si è svolta in maniera tranquilla e fraterna con la presenza non solo di donne, ma di uomini, bambine e bambini. Si è praticato il simbolico lavaggio dei piedi, ma con una inversione di ruoli : una donna in ginocchio ha pulito le estremità di altre donne, significando l'eguaglianza delle femmine anche nelle attività di culto e di preghiera. Qui, a titolo personale, desidero porre all'attenzione di tutti alcuni versetti della lettera di Paolo ai Galati, al capitolo 3 dai versetti 27 a 29 : "INFATTI VOI TUTTI CHE SIETE STATI BATTEZZATI IN CRISTO VI SIETE RIVESTITI DI CRISTO. NON C'E' QUI NE' GIUDEO NE' GRECO; NON C'E' NE' SCHIAVO NE' LIBERO; NON C'E' NE' MASCHIO NE' FEMMINA; PERCHE' VOI TUTTI SIETE UNO IN CRISTO GESU'. SE SIETE DI CRISTO, SIETE DUNQUE DISCENDENZA DI ABRAMO, EREDI SECONDO LA PROMESSA." Questo principio cristiano sancisce la non inferiorità della donna, come tale va rispettata, amata e posta a fianco nella vita di tutti i giorni.
LE CONCHIETTE DELLE BAHAMAS |
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