Bella serata di cultura e di storia da parte del prof. Francesco Arillotta. La platea del circolo tennis Rocco Polimeni di Reggio Calabria era al completo e con molte personalità della cultura reggina che hanno tributato meritatissimi applausi allo storico della città. Franco Arillotta, componente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e presidente degli AMICI DEL MUSEO, ha condotto quasi per mano un pubblico attento di soci e simpatizzanti del circolo tennis reggino. Ha introdotto la serata il presidente del circolo dott. Igino Postorino per poi passare la parola al conduttore il giornalista Mimmo Labate. Franco, così ama sentirsi chiamare il nostro esperto storico-scrittore, ha il potere di ipnotizzare chiunque durante le sue scorrevoli "passeggiate" storico-archeologiche e così, come sempre, è accaduto anche questa sera mentre usava "cemento e collanti" tra una diapositiva e l'altra. Ha esibito in proiezione tantissime immagini di luoghi, carte topografiche, planimetrie, statue, capitelli sino ad inoltrarsi al vero tema della serata : la presentazione dell'ultimo suo libro I GRANDI MOMENTI DELLA STORIA DI REGGIO CALABRIA, Kaleidon editrice. E pronto, lui, il professore, lasciatemelo dire, esibisce i due fronti di una moneta che correva nella nostra Rhegion e in quel di Messena. E continuando nella sua relazione, Arillotta dimostra, con specifica attenzione, che Reggio Calabria era ed è una città termale che, in atto, per l'incuria di cittadini e politici o pseudo tali preposti alle manutenzioni di questi siti, ha perso il bene primario che, invece, in età antica era molto valorizzato; addirittura, prove ne furono, esami chimici di campioni che fino al 1961 avevano dimostrato i tipi di sali benefici disciolti nell'H2O e le loro quantità dettagliatamente (zolfo, magnesio e ferro).
"Ma - continua l'esperto di Storia Patria - si stima che le conoscenze di questo ben di Dio abbiano origini remote, compresi i luoghi, e pare che ci siano testimonianze sin dal II secolo a.C.. A secondo delle esigenze di casta, esistevano due classi di terme, una destinata alla popolazione meno abbiente e una destinata ai ricchi".
Le terme erano luoghi di socializzazione e di sviluppo di attività sportive. In origine le prime fonti nacquero in luoghi dove era possibile sfruttare le sorgenti naturali di acque calde o dotate di particolari doti curative. Col tempo, soprattutto in età imperiale, si diffusero anche dentro le città, grazie allo sviluppo di tecniche di riscaldamento delle acque medesime. Il primo impianto termale fu scoperto a Reggio Calabria nel 1886, ma, dopo il terremoto del 1908, in seguito ad alcuni lavori di sistemazione della Via Marina, sono venuti alla luce i resti dell’unico rimasto degli otto che aveva la città in età romana. Le terme, probabilmente, risalgono ai primi secoli d. C., periodo in cui la città apparteneva al "municipium" romano.
Quanto raccontato dal prof. Franco Arillotta ha gratificato una platea desiderosa di sapere che, alla fine della bellissima esposizione, lo ha bersagliato di richieste di dediche sui libri acquistati.
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