Questo blog nasce perché m'è venuta voglia di scrivere,lo faccio nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che mi sono stati prospettati.Non ho alcuna ambizione perché non sono nessuno anzi,in termini pirandelliani, mi definisco :
UNO, NESSUNO, CENTOMILA .
lunedì 9 ottobre 2017
REGGIO CALABRIA 9 OTTOBRE 2017 IN SIMBIOSI CON LA BELLEZZA DELLA NATURA E DEL NOSTRO TRAMONTO SU UNA BALCONATA CHE ILLUMINA LO STRETTO
Usciti da casa, io e Maria, ci siamo detti di voler godere del bel tramonto che si prospettava verso il crepuscolo. Alle 16.30 si parcheggiava l'auto in zona Tempietto-Circolo Velico e con "l'autoscarpa" ci siamo inoltrati lungo la battigia del nostro meraviglioso mare. Che bel sole ! Una vera giornata estiva con un caldo che lasciava intendere che domani, 10 ottobre del c.m., sicuramente andremo nella nostra Oasi a fare balneazione. Già questo pomeriggio c'era tanta gente al mare...pescatori, ammiratori, fotografi e bagnanti. Quanta bellezza e quanta grazia il Buon Dio ha voluto donarci ! Arrivati, sempre camminando sulla battigia, tra i palmizi del Lido Comunale Genoese Zerbi, una bella panchina ci attendeva all'ombra e, sedutoci, abbiamo atteso che il sole ci salutasse nel suo quotidiano tramonto. Che spettacolo di colori ! E allora è risonata nelle mie orecchie la romanza "RIMPIANTO" ovvero la Serenata di Toselli che esprime il rimpianto di qualcosa che non tornerà più: la giovinezza; ma qualcosa mi ha rasserenato...il pensare che questo sole fotografato domani ritornerà per darci nuova lietezza. SERENATA RIMPIANTO (Enrico Toselli / Alfredo Silvestri) Come un sogno d'or scolpito è nel core Il ricordo ancor' di quell'amor che non esiste più Fu la sua vision qual dolce sorriso che più lieta fa, col suo brillar, la nostra gioventù Ma fu molto breve in me la dolcezza di quel ben svani quel bel sogno d'or lasciando in me il dolor. Cupo è l'avvenir sempre più tristi i di la gioventù passata sarà rimpianto mi resta sol sì rimpianto amaro e duol' nel cor! Oh raggio di sole Sul mio cammino ahimè non brii li più Mai più, mai più Chiunque mi legge, apprezzi i colori e, se vuole, mediti su quanto la vita ci dona. Noi tutti dovremmo rivedere dentro la linfa che alimenta il nostro corpo e, leggendo quei versi, ripensare se val la pena avvelenarci in litigi, oppressioni, guerre e alla ricerca smodata di denaro; quel Dio Soldo che ci guida a commettere sporcizie e reati pur di arricchirci di beni Terreni a discapito di altra brava gente.
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