UN NATALE A SORPRESA
E infine giunse il giorno tanto atteso a che si facesse questo spettacolo non programmato, in sostituzione di altro non andato in porto. L'ansia per la probabile non riuscita è stata forte e l'attesa ha attanagliato i nostri cuori. Nell'attimo della partenza ci siamo detti "o la va o la spacca". Musica iniziale e poi la drammaticità del messaggio che il contesto natalizio doveva dare : le guerre nel mondo, i migranti in balia delle onde, la violenza sulle donne, mentre, dall'alto dei cieli lampeggianti ci scuote la voce di Dio Padre Onnipotente che ammonisce l'umanità per i comportamenti fuori da ogni insegnamento cristiano e umanitario. La "malacarne" apre gli occhi, almeno per il momento, e si unisce in un abbraccio collettivo; mentre dalla platea dell'Auditorium "Umberto Zanotti Bianco" si levano gli applausi. Certo le scene sono state un po' cruente e recitate alla perfezione dai nostri attori che hanno coinvolto il pubblico di soci e ospiti, a vivere quei momenti come fossero veri. Dopo la fittizia riappacificazione dei popoli, finalmente, inizia un Natale di pace e serenità e sul palco si portano gli arredamenti più consoni alle tradizioni del mondo con Babbo Natale che, nella sua rossa poltrona, riceve i bambini per donare loro qualche bella cosa. Poi è il momento delle nostre usanze, calabresi, reggine per eccellenza, dal presepe al vecchio braciere a conca, coi nonni seduti a scaldarsi e a profumare l'aria con scorzette di arancia sul fuoco, alimentando la brace col famoso, non più in uso, "muscaloru" (una sorta di grosso ventaglio fatto con finissime fasce di legno). Non poteva mancare la massaia che impasta le "crispelle" dentro un contenitore di argilla, smaltato all'esterno detto " 'u bavanu" ( contenitore di arte vasaia artigianale prodotta da operatori di Seminara (RC) che fabbricano questi e tanti altri oggetti di pura argilla di fiume). Ad ognuno di questi spazi è attribuita musica varia suonata da un quintetto e cantata da un coro quasi improvvisato, sino a quando, dal fondo della sala, spunta il suonatore della zampogna. Il nostro strumento tradizionale fatto di pelle di pecora, con gli ornamenti dovuti, che viene dalle colline e dai monti dell’Aspromonte e che, con il suo suono, ha esaltato i ricordi di tutti noi diventati, improvvisamente, bambini. Che bello, il vero Natale, all'insegna di queste dimenticate tradizioni, è tornato ! Chi di noi non ha pensato a nonni e genitori che non sono più ! La commozione è totale, spunta qualche lacrimuccia tra noi organizzatori, gli attori, i musici e il pubblico diventato silenzioso per quegli istanti, ma che ha fotografato ogni atto e ogni gesto perché restasse nei loro telefonini qualcosa che, sicuramente, non tornerà mai più. I nomi dei componenti lo staff ? In questo piccolo articolo non ho inserito alcun nome; se, con pazienza, visionerete il mio filmato, troverete certamente scene, attori, oggetti descritti e quanto altro basta a far godere i vostri cuori e le vostre menti.
Salvatore Marrari RC 20 dicembre 2023
la musica col mandolino dal titolo "BELLA NOTTE" tratta dal cartone animato di Walt Disney Lilly e il vagabondo, è suonata da Salvatore Marrari su base midi.
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