Dalla profumeria alla banca al ristorante
tutte proprietà della Curia
Viaggio per le strade della città: molti dei negozi più frequentati appartengono all'Arcidiocesi, come Limoni in via D'Azeglio. Bar, tabaccherie, ricevitorie del lotto, e c'è anche un distributore di gpl domestico
Il cortile di via Altabella, sede della Curia
La chiesa sconsacrata è solo l´ultima propaggine di un vasto complesso che parte dalla basilica di San Petronio. Praticamente nel "retro" di una delle chiese più grandi d´Italia, c´è la sede della Banca di Bologna, che ha la direzione in piazza Galvani 4, sempre in affitto dall´Arcidiocesi. I locali di questa corte medievale sono quasi tutti di proprietà della Chiesa, come il laboratorio orafo Sancini, dove l´artigiano che realizza pezzi unici sospira: «Magari fosse mio». Tra le banche che hanno preso in affitto beni ecclesiastici, anche la filiale della Banca popolare del commercio e dell´industria in via Murri 77, che risponde all´Opera diocesana carità della verità per l´apostolo del Santo Vangelo.
Attorno alla chiesa di San Francesco, molti negozi sono di proprietà dei frati. Il salone di parrucchieri «Bulli e Pupe», i cui proprietari versano l´affitto ai francescani, come la ferramenta di Davide Alberighi in piazza Malpighi e il vicino negozio di orologi. Anche la gastronomia è ben rappresentata: dal ristorante «Pane e Panelle» in via San Vitale, che affitta i locali della parrocchia di Santa Maria della pietà e il negozio di gastronomia «La Bottega di via Montegrappa» che fa riferimento alla parrocchia dei santi Gregorio e Siro. Completano il quadro molti bar, tabaccai e ricevitorie del lotto, oltre a un rivenditore di Gpl in via Toscana.
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