lunedì 21 aprile 2014

PASQUA 2014 ALL'INSEGNA DELL'AMENDOLEA - RC

PASQUA 2014 ALL'INSEGNA DELL'AMENDOLEA
Ieri, Sabato, sul lungomare di Reggio Calabria, oggi 20 aprile, Pasqua 2014, ai bordi della fiumara dell'Amendolea. 
Amendolea (Amiddalia in greco di Calabria) è un piccolo paese, frazione del comune di Condofuri, situato al centro dell'area grecanica della Provincia di Reggio Calabria. Esso sorge a circa 5 chilometri dal mare, sulla riva sinistra della fiumara Amendolea, e sovrastato dalla rocca su cui sorge imponente il Castello dei Ruffo. Il paese di Amendolea non prende il nome dal suo omonimo e adiacente torrente, come si potrebbe pensare, ma dal suo feudatario, la famiglia Amendolea appunto che prese possesso di queste terre nell’XI secolo. Le origini del paese sono incerte, tuttavia si ritiene che esso sorse in epoca precedente a quella dell'adiacente castello di origine bizantina. Molti storici identificano la fiumara Amendolea con l'antico fiume Alex che divideva il territorio di Reggio da quello di Locri Epizefiri, questo significherebbe che il paese è ben più vecchio come starebbero a dimostrare alcuni reperti molto antichi. La storia di Amendolea è storia del suo castello specie dopo che subentrò nel possesso del feudo la famiglia Ruffo (1624).
Ma la nostra giornata l'abbiamo trascorsa all'agriturismo "IL BERGAMOTTO" di Ugo Sergi ove ci è stato presentato, come al solito, un ottimo cibo accompagnato da un ancor più ottimo abbeveraggio. Difatti il vino che cura personalmente Ugo, sembra essere il rosolio di Bacco, un rosatello odoroso asciutto al palato, ma, nello scendere, è ancora più asciutto. Morale della favola : "CCHIU' NDI MBIVI E CCHIU' NDI VOI " (più ne bevi e più ne vuoi). Dunque pubblico le foto perché i miei amici abbiano a bearsi gli occhi con i panorami, le zumate sui ruderi del castello e la flora che fa da coreografia al locale, il tutto "condito" dall'inebriante profumo delle zagare che si espande per tutta la vallata. Questa volta non c'erano i quattro asini, tre femmine e un maschietto che, generalmente, vivono liberi tra la gente; ho domandato dove fossero e Ugo, il proprietario, mi ha spiegato che adesso che si avvicina maggio devono stare legati e separati...e si può ben capire il perché.

Salvatore Marrari RC 20 aprile 2014