venerdì 2 novembre 2012

80° ANNIVERSARIO ANMI REGGIO CALABRIA GRUPPO TOMMASO GULLI






























80° ANNIVERSARIO DELLA SEDE A.N.M.I. DI REGGIO CALABRIA GRUPPO TOMMASO GULLI
La sede dell ' A.N.M.I di Reggio Calabria è dedicata aTommaso Gulli (Faenza, 17 novembre 1879 – Spalato, 12 luglio 1920) che è stato un ufficiale italiano della Regia Marina, decorato di medaglia d'oro al valor militare ( vedi pagina web del link allegato : http://www.anmireggiocalabriagulli.blogspot.it/2012/03/la-sede-anmi-di-reggio-calabria-e.html ).
La data esatta della formazione si disconosce, ma da una prima foto, della bellissima e corale organizzazione, affissa in parete si risale al 1932 anno X dell'Era Fascista. L'associazione potrebbe essere stata organizzata anche qualche anno prima ( sicuramente antecedente al 1932 ) se si presuppone siano state accettate tutte quelle adesioni per poi essere raccolte nella foto-album che ne fissa il ricordo datato. 
Partendo, appunto, da una data fittizia, 18 ottobre 1932, l'A.N.M.I reggina ha commemorato gli ottantanni dalla fondazione esattamente il 18 ottobre 2012 con una rara e pregiata manifestazione nell'ambito della città di Reggio Calabria che ha risposto con un'ottima partecipazione di cittadini felici e gioiosi e, contemporaneamente, orgogliosi del progetto commemorativo di uomini canuti e brizzolati che indossavano una divisa da marinai a riposo, attivi e vegeti, che nelle loro file mostravano ex di marina combattenti e non, ufficiali e sottufficiali, semplici marò, ultra novantenni. Veramente, con tanto orgoglio, tutti gli astanti guardavano questi uomini che ancora gonfiano il petto, ritti sull'attenti, davanti al mare del Lido Comunale Genoese Zerbi e col grande amore di Patria che le circostanze ispiravano, a rendere omaggio a tutti i caduti di marina allorché una motovedetta della locale Capitaneria di Porto scaricava solennemente tra i flutti delle acque una corona d'alloro a perenne loro ricordo e al suono del silenzio militare. Tutti affacciati sulla balaustra della terrazza del citato sito, appoggiati o stringenti tra le mani i ferri delle ringhiere perché colti da grande emozione, civili ed ex di marina esponevano i loro occhi socchiusi col guardo verso l'orizzonte e da cui è spuntata qualche tiepida lacrima, commemoravano qualche fratello, qualche parente, loro stessi, qualche ignoto, ma, più di tutti, i dispersi in mare che non hanno fatto più ritorno alle loro case. La manifestazione ha condotto gli intervenuti presso la chiesa di Santa Caterina perché fosse coronato davanti a Dio il ricordo dei caduti con una messa solenne officiata dal cappellano militare Don Enzo Ruggiero e Don Pino D'Agostino parroco del tempio. Dopo la solennità ecclesiale e il saluto-ringraziamento alle autorità civili e militari, intervenute con devota partecipazione, da parte del consigliere nazionale A.N.M.I. Cav. Armando Tocci, dal delegato regionale comandante Giovanni Santoro e dal presidente della sede reggina Cav. Pietro Cito, i festeggianti marinai d'Italia hanno ricevuto nei saloni attigui alla chiesa chiunque dei presenti abbia voluto prendere parte ad un aperitivo-rinfresco, tra le pareti precedentemente addobbate da foto ricordo di persone ed eventi che hanno fatto, appunto, la storia del glorioso gruppo intitolato a Tommaso Gulli.
Per promemoria e per dovere di cronaca si apportano qui di seguito le presenze e i nominativi degli invitati che hanno aderito e partecipato onorando la commemorazione anche con stendardi e gonfaloni di appartenenza :
LA REGIONE CALABRIA, IL COMUNE DI REGGIO CALABRIA, LA RAPPRESENTANTE DEL PREFETTO DOTT.SSA FRANCESCA ANNA MARIA CREA, IL DIRETTORE MARITTIMO CALABRIA E LUCANIA CAP. DI VASCELLO GAETANO MARTINEZ COADIUVATO DAI CAP. DI VASCELLO ANTONIO RANIERI E CAP. DI VASCELLO MARIO MELILLO, IL VICE COMANDANTE LA SCUOLA CARABINIERI DI REGGIO CALABRIA MAGG. ABENAVOLI, DUE UFFICIALI RAPPRESENTANTI IL COMANDO DELLA GUARDIA DI FINANZA REGGINA, IL VICE COMANDANTE DEI VV.FF, UN ASSESSORE COMUNALE RAPPRESENTANTE IL COMUNE DI VILLA SAN GIOVANNI, LE FORZE IN CONGEDO DI POLIZIA, CARABINIERI, FINANZA, ESERCITO, LE A.N.M.I. DI VILLA SAN GIOVANNI COL SUO PRESIDENTE GIOVANNI SANTORO, SCILLA, CROTONE, PIZZO CALABRO, MESSINA.
La splendida e riuscita organizzazione dell'A.N.M.I. di Reggio Calabria è stata effettuata dal Presidente cav. Pietro Cito, dal vicepresidente Salvatore Fazio, dal segretario Calogero Aquilina e da tutti i soci collaboratori che si sono prodigati ampiamente perchè restasse, della giornata commemorativa, un ricordo indelebile.

Reggio Calabria 18 ottobre 2012
                                                       Salvatore Marrari (sottuff. E.I. Artiglieria da Campagna -  socio aggregato A.N.M.I. Reggio Calabria e operatore del blog)
PER VEDERE IL FILMATO CLICCA SUL LINK : http://www.dailymotion.com/video/xup6rt_80-anniversario-a-n-m-i-reggio-calabria-gruppo-tommaso-gulli_news

sabato 13 ottobre 2012

PALIZZI SUPERIORE...L'ANTICO NELL'ANTICO























Che occasione meravigliosa un anniversario di matrimonio, 39 anni compiuti il 30 settembre 2012 dai coniugi, miei consuoceri, Agata Bruno e Mimmo Calluso. Siamo stati invitati al loro pranzo che si è svolto presso l'agriturismo Agunì dell'omonima frazione del comune di Palizzi Superiore. Credo sia stata l'occasione nell'occasione, scusate il bisticcio di parole, per vedere e visitare un centro di origine gracanica, colonizzato dagli Hethei, chiamati, in seguito, Pelasgi cioè stranieri. Erano una popolazione che, in tempi preistorici, occupava l'arcipelago greco, la Grecia continentale, le coste dell'Asia Minore e l'Italia Meridionale. Storicamente parlando, essi furono sottomessi dagli Elleni e da questi sostituiti. Secondo le notizie riportate sulla Bibbia, il loro nome deriverebbe da Het, figlio di Canan nato da Cam, uno dei figli di Noè. Dagli studi condotti su elementi, in verità, molto scarsi, i Pelasgi sembrano essere stati un popolo dedito all'agricoltura avente, normalmente, stabile dimora. Ne parla Omero, che li identifica con gli abitanti della regione dove sorgeva Ilio, città nota ai più con il nome di Troia, cioè dell'attuale Anatolia. Il più preciso degli storici, tuttavia, è sempre Erodoto che, nei suoi scritti, ci tramanda l'antico nome della Grecia: Pelasgia. Egli, inoltre, attribuisce a questo popolo l'origine di tanti popoli greci, come gli Arcadi, gli Ateniesi, gli Eoli, i Calcidesi. Tucidide, uno dei più importanti storici dell'antichità, nato ad Atene intorno al 460 a.C. concorda con Strabone e identifica il popolo dei Pelasgi anche con i Tirreni. Volendo generalizzare, possiamo dire che i Pelasgi occupavano un'area estesa dall'Anatolia all'Italia, comprendendo, ovviamente, anche la Puglia, ben prima dei Greci. Erano un popolo migrato in europa prima delle migrazioni Indo-Europee, molto più affine agli Etruschi e non ai Greci che ne presero il posto nei luoghi da essi dominati.
Il preambolo è lungo, ma occorreva scriverlo per poter definire il paese di Palizzi, a tutti gli effetti ed a pieno titolo, figlio della grecia antica e classica. Palizzi, che riunisce le frazioni di Palizzi Marina, Spropoli (Spiròpoli per i greci), Pietrapennata e Contrada Gruda, è un comune italiano della provincia di Reggio Calabria, in Calabria(Italia). Centro agricolo del versante meridionale dell'Aspromonte, situato sul fianco destro della media valle della fiumara omonima, tra il monte Grappida (682 m) e il monte Carruso (619 m). L'abitato si raggruppa ai piedi di uno spuntone roccioso come fosse uscito dalle case per una fatata e disneyana esplosione, coronato dai resti di un castello che domina Palizzi Superiore elevandosi su una mastodontica rocca, cui ultima proprietaria, pare, sia stata la famiglia del barone De Blasio. Tra la montagna e il paese scorre la fiumara di Palizzi, forse precedentemente chiamata fiume Alece (o Alice, dal greco Αλήξ, Halex, "salato") che il geografo Strabone (I secolo a.C.) definisce "confine" che divide il territorio di Rhegion dalla Locride, due grandi e antiche repubbliche, passando attraverso una profonda valle. 
La carrellata visiva è fatta dall'estrapolazione di fotogrammi tratti dal video ricordo della giornata, da me effettuato e finisce con le immagini della festicciola-pranzo nel locale agriturismo Agunì. Una vecchia casa contadina d'inizio novecento ristrutturata e restaurata con la consulenza della facoltà di architettura di Reggio Calabria, nel pieno rispetto del manufatto originario e della bioedilizia. Il luogo è panoramico, tranquillo e silenzioso, coronato da verde selvatico(agave, fichidindia, pino marino e quercia) e aiuole coltivate a fiori dai mille colori, caratteristica l'illuminazione esterna che richiama gli antichi lampionati fine ottocento. La cucina è varia e mediterranea, fatta di cose semplici che attingono da tutto ciò che la natura offre in quel mondo contadino di antiche tradizioni calabresi, valorizza i particolari prodotti del territorio, dimenticati o in via di estinzione, alcuni dei quali propri della Magna Grecia che offrono sapori unici determinati dalla grande esperienza casalinga.

                                  Salvatore Marrari   RC. 10 ottobre 2012 CLICCA SUL LINK PER VEDERE IL FILMATO
http://www.dailymotion.com/video/xudnqj_palizzi-aguni-il-mare_travel

domenica 7 ottobre 2012

REGGIO CALABRIA...OTTOBRE E IL MARE
















SETTE OTTOBRE 2012 - IL MARE DI REGGIO CALABRIA
Non è da tutti potersi bagnare in mare il 7 di ottobre. Reggio Calabria lo permette e così un gruppo di instancabili si è ritrovato sulla spiaggia ormai deserta dell'Oasi di Pentimele; 28° all'ombra e, per chi ha avuto già le prime piogge, sono invidiabili, non per noi che ci siamo immersi nelle morbide a calde acque del pelago reggino. Nessuno venne a disturbare la nostra quiete mentre riposavamo le nostre membra sulle morbide dune delle bianche sabbie oasine ed, al momento del massimo calore, abbian trovato refrigerio nelle verde e rigogliosa vegetazione ben distribuita ai margine della spiaggia. Ripeto non tutti si possono permettere questo stato beatificante e ci dispiace per altri che sono andati a godere del fresco, molto innaturale per la verità, delle "SEICELLE" di Rbibbia. Noi rubiamo aria e sole...non altro...pur volendo non abbiamo più nulla da rubare, altri ci hanno preceduti e pensato prima. il nostro caro concittadino cantastorie e finedicitore, Otello Profazio, ha ragione da vendere quando annuncia nei suoi canti folk : " ACCA' SI CAMPA D'ARIA, NON AVIMU BISOGNU 'I NENTI...A NNUI NDI PIACI VIAGGIARI...SVIZZERA, ARGENTINA, AUSTRALIA E, PIRCHI' NO, MILANU E TORINU ? POVIREDDHI VUI NORDISTI CH'AVITI BISOGNU 'I TUTTU...PURU D'UN PERI 'I PUTRUSINU...ACCA' SI CAMPA D'ARIA !!!