venerdì 7 maggio 2010

IL PIU' BEL KILOMETRO D'ITALIA - IL LUNGOMARE DI REGGIO CALABRIA











IL PIU' BEL CHILOMETRO D'ITALIA Di gran lunga più esteso di un chilometro (circa 1,7 km precisamente da Piazza Indipendenza a Piazza Garibaldi), il lungomare del centro storico di Reggio occupa l'area costiera compresa tra il porto ed il Fortino a Mare (l'antico "Castelnuovo" nei pressi di Punta Calamizzi). È costituito dalle quattro vie "Lungomare Falcomatà" , "Lungomare Matteotti", "Corso Vittorio Emanuele III e Viale Genoese Zerbi, ma tutta l'area viene generalmente identificata come Via Marina. IL fronte a mare della città è ricco di palmizi e specie vegetali estremamente variegate. Il viale è adornato da palazzi in stile liberty (molti risalenti all'ultima ricostruzione della città) tra i quali spiccano Palazzo Zani, Palazzo Spinelli e Villa Genoese Zerbi. È inoltre arricchito da elementi che indirettamente tracciano la storia della città quali i numerosi monumenti commemorativi, una fontana monumentale ed alcuni siti archeologici a testimonianza dell'epoca greco-romana: tratti delle mura di cinta della città greca ed un impianto termale di epoca romana. Tra il mare e la passeggiata con il parapetto e i lampioni liberty, sorge l'Arena dello Stretto dedicata a Ciccio Franco, teatro in stile tipicamente greco che ospita eventi culturali ed intrattenimento soprattutto nei mesi estivi. Sul "Molo di Porto Salvo" ( 'U ccippu), antistante l'Arena sorge il monumento a Vittorio Emanuele III, che qui sbarcò toccando il suolo italiano per la prima volta da Re il 31 luglio 1900. IL Lungomare di Reggio fu definito Il più bel chilometro dItalia, forse anche per via del miraggio della Fata Morgana, spettacolare fenomeno ottico visibile solo dalla costa calabra, da cui ha origine il mito per effetto del quale è possibile vedere le immagini ravvicinate della Sicilia riflesse dal mare. Oggi 2 maggio 2010 la " Via Marina " era occupata da una manifestazione modernistica che sponsorizzava un multinazionale di cosmetici. Centinaia di persone erano intente tra i gazebo a verificare o ad apprendere, da presentatrici esperte, l'arte cosmetica, ma le più interessate erano donne in età follemente speranzose nei miracoli della cementazione per un ritorno molto speciale alla naturale freschezza che la natura, già da tempo, aveva cancellato . A ravvivare queste remote speranze una dolce, bella e alta ragazza distribuiva autografi e sorrisi, Miss Italia 2009, la calabrese Maria Perrusi. Se Francesco d'Assisi l'avesse conosciuta prima di fondare l'ordine dei frati le avrebbe sicuramente dedicato il Cantico di frate sole o delle creature : " Altissima,onnipotente, bonasignora, tue so le laude, la gloria e lonore e onne benedizione. A te sola, altissima, se confano e nullo omo è digno te mentovare..... Regnava il caos assoluto e, tra gli assordanti decibel emanati da screanzate imbonitrici da un palco simbolo di poca creanza, un'altra manifestazione occupava la via Giacomo Matteotti e la via Vittorio Emanuele, una gara podistica per sole donne di qualunque età che venivano "abbeverate ", in un punto ristoro con acqua il cui marchio garantiva un alto contenuto di ferro. In quel caos maturavano orgogliosi pensieri di ristrutturazione e di forte riabilitante restauro : Cemento e ferro ! Fu allora che decisi di dedicarmi alla pacifica e bonaria arte della fotografia e cominciai a produrre scatti, magari ripetuti migliaia di volte, sul nostro grande, reggino, balcone sullo stretto tra Reggio Calabria e Messina, due consorelle che crebbero agli albori di una civiltà superiore venuta da est con navi attrezzate : La Magna Grecia.

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