giovedì 9 febbraio 2017

IL "SALVINI" AIUTO' LA CITTA' DI REGGIO CALABRIA A RINASCERE

IL "SALVINI" AIUTO' LA CITTA' A RINASCERE

                     "A Felice Lo Presti, uomo di teatro,
            l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria"

Questa targa fu deliberata il 10 febbraio 1970 con voto unanime del Consiglio Comunale di quell'anno, come si può leggere, a Felice Lo presti. Il giovane si era trasferito a Milano per motivi di lavoro, ma, dopo il terremoto del 1908, tornò a Reggio per prestare la sua opera di soccorso e per la ricostruzione della città ormai un rudere. 
Reggio finalmente risorgeva e ognuno aveva il desiderio di dimenticare quella sciagura partecipando a improvvisati spettacoli.
Nel 1912, nacque così il Circolo "TOMMASO SALVINI", una struttura che, secondo il suo fondatore, Lo Presti, era un punto d'incontro per chiunque avesse voluto fare cultura e, in compagnia, passare piacevoli serate. Il nome Salvini fu scelto proprio da Don Felice; era il nome di un noto attore milanese che, in quel tempo, otteneva grandi successi, amico del nostro beneamato reggino nel tempo trascorso in Lombardia. Il circolo, inizialmente, era una saletta di circa cinquanta metri quadrati con un piccolo palcoscenico 3 metri x 4 m e ubicato in Via Sant'Agostino...oggi Via Generale Tommasini (la salita che dal fotografo Astone sale ai portici di Piazza Duomo. L'iniziativa fu buonissima e quel luogo diventò un vero centro di cultura e di operosità artistica. La sua sede Definitiva fu l'Albergo SPATARO, il cui proprietario, appunto Spadaro, l'aveva ceduto nel 1920 a Giovan Battista Belfanti. La sala da pranzo fu trasformata in un grande teatro con un bellissimo palco scenico e una capienza di circa mille persone, in Via Vittorio Emanuele III (Via Marina alta), sino a qualche tempo fa Hotel Centralino. Naturalmente Felice Lo Presti, direttore artistico,  ebbe dei consoci fondatori, sono nomi legati alla cultura e alla storia di Reggio Calabria : Nicola Giunta, Matteo Paviglianiti, Ettore Squillaci, Peppino Travia, Romolo Capurro, l'On. Antonio Trapani Lombardo che fu presidente assieme a l'On. Nicola Siles. Una miriade di spettacoli furono fatti in quella sede, teatro dialettale, teatro serio, opere liriche, operette, feste della Croce Rossa Italiana e della Casa degli Artisti di Roma, festa in onore del Tenente reggino dell'aeronautica Silvio Napoli e del sottufficiale Romeo, reduci della prima transvolata atlantica Roma-Rio De Janeiro. Si organizzarono grandi conferenze con rinomati relatori : Adriano Tilgher, Ercole Rivolta, Nino Martoglio, Napoleone Vitale (la cui abitazione era in via Aspromone di fronte al salone del poeta Matteo Paviglianiti), Ludovico Perrone Grande, Luigi Aliquò Lenzi, Arturo Borghese, Italo Stelio Siciliano. Belle anche le serate in cui i poeti reggini recitavano i loro versi per il divertimento di tanti spettatori. Nel 1931 i locali del Teatro Salvini furono distrutti da un incendio, non si salvò nulla, ma ne rimane la storia, la storia del personaggio, quel nostro meritevole cittadino che diede lustro alla cultura della nostra Reggio Calabria "Bella e Gentile", Felice Lo Presti.
QUESTO PATRIMONIO DI RICORDI FU LASCIATO A MIO PADRE (DOMENICO MARRARI) DA SUO ZIO MATTEO PAVIGLIANITI


Salvatore Marrari  RC 9 febbraio 2017




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