martedì 29 marzo 2016

ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO DI REGGIO CALABRIA - 28 MARZO 2016 PASQUETTA ALL'AGRITURISMO RUDI' PRESSO GALLINA (RC)


Eravamo in trentatré...dell'ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO DI REGGIO CALABRIA e con noi c'era anche un medico che, per forza d'abitudine e severità professionale, ci diceva :"tossisca, dica trentatré"...e di tosse ce n'era tanta, addirittura qualche febbricitante. Ma in noi è scoppiata la primavera non appena abbiamo messo piede all'interno di questo agriturismo. La campagna meravigliosa con ulivi, mandorli in fiore, gialle ginestre, mimose e fiori di prato, rossi papaveri, margherite, il fieno (nel nostro dialetto 'a suddha), che spettacolo ! Poi inoltrandoci nel campo siamo arrivati in un posto di una magnificenza unica, una parete di argilla scolpita dalla natura con delle piccole grotte e sotto un acquitrino con le acquaiole, tanti girini e le ninfee variopinte. Oggi era il giorno di pasquetta, ma, in effetti, vivere il creato e sentirne i profumi ti porta a rivivere la Pasqua di resurrezione. Io, personalmente, ho ascoltato la voce del "cielo", come se qualcuno cantasse la gloria del Signore :

AMAZING GRACE...MERAVIGLIOSA GRAZIA

« Meravigliosa Grazia! Suono meraviglioso,

che ha salvato un miserabile come me!
Un tempo ero perso, ma ora mi sono ritrovato.
Ero cieco ma ora vedo.
È stata la Grazia ad insegnare al mio cuore il timore (di Dio)
ed è la Grazia che mi solleva dalla paura;
Quanto preziosa mi è apparsa,
Nell'ora in cui ho iniziato a credere!
Attraverso molti pericoli, insidie e fatiche
sono passato;
La Grazia mi ha condotto in salvo fino a qui,
E la Grazia mi condurrà a casa.
Il Signore mi ha promesso il bene,
la Sua parola dona certezza alla mia speranza;
Egli sarà la mia difesa e la mia eredità,
per tutta la durata della vita.
Già, quando questa carne e questo cuore verranno meno,
E la vita mortale avrà fine,
io entrerò in possesso, oltre il velo,
di una vita di gioia e pace. »
Poi, ancora più terreno, il canto di
AMAPOLA
Nel cuor della Pampa profumata
va il suon d’una dolce serenata.
Tra i fior, canta il gitano alla sua amata
la bella canzon con immensa passion.
Amapola, dolcissima Amapola,
la sfinge del mio cuore sei tu sola.
Io ti bramo, t’invoco follemente
per dirti t’amo appassionatamente.
Amapola,vaghissima Amapola
la luce dei miei sogni sei per me.
Deliziosa, armoniosa come il suono
della mia mandola.
Di già spunta l’alba di lontano
e ancor canta il misero gitano.
Lassù, dalla sua amata attende invano
un bacio ed un fior, un sospiro d’amor.
Amapola, vaghissima Amapola
la luce dei miei sogni sei per me.
Deliziosa, armoniosa come il suono 
della mia mandola.


Salvatore Marrari RC 28 marzo 2016

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