lunedì 28 gennaio 2013

UN PROMEMORIA PER I REGGINI NEL GIORNO DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 2013























Oggi 27 gennaio 2013 è il GIORNO DELLLA MEMORIA, la mattinata è fredda, il termometro segna 5° C sopra lo zero, ed io salgo in collina verso Cataforìo con due cestelli di bottiglie a fare rifornimento di acqua per la famiglia. Già rifornimento ad una fonte perenne, vista la salinità di quella che che scorre nei rubinetti di Reggio Calabria, inconveniente che i nostri fetenti politici non sono mai riusciti ad eliminare e che noi paghiamo profumatamente e in maniera, è il caso di dire, salata. I lavori della diga sul fiume Menta sono fermi da svariatissimi anni, sono come la tela di Penelope, e sono serviti, sino ad oggi, per riempire le tasche degli addetti regionali che si sono alternati nell'ultimo ventennio e della ndrangheta del luogo, nonché delle multinazionali che ci vendono il prezioso liquido, imbottigliato e poco sicuro, al costo dell'oro puro. Le bollette comunali per l'acqua salmastra che viene inoltrata nelle tubazioni di casa, causa il procurato dissesto dallo scioglimento del Comune, sono aumentate con data retroattiva ottobre 2012 del 120 % e quindi al danno si somma la beffa, ma oggi è, appunto, il GIORNO DELLA MEMORIA, perchè i nostri cari concittadini si ricordino, alle elezioni del prossimo febbraio, di chi ha provocato questo sfascio che, con la faccia dura di selce e senza la minima vergogna, addirittura, si sono candidati per entrare nel Parlamento italiano, Camera dei deputati e Senato della Repubblica, aspettano di essere premiati dalla stupidità e dalla ignoranza di buona parte di questa popolazione. 
        A corredo di quanto detto, aggiungo degli scatti fotografici da me effettuati che mostrano quanta acqua si disperde verso il mare della nostra città, viene proprio dalla zona del Menta, è liquido buonissimo da bere che, nel suo percorso, arricchisce le vene e le falde acquifere, Dio ce l'ha dato, i nostri uomini malefici ce lo tolgono. Godiamo almeno del paesaggio, della rugiada posata dolcemente, a piccole gocce, sul verde delle foglie di ricini e del ricco trifoglio, del ficodindia, delle arance, dei pini mediterranei, delle casette di Cataforio e San Salvatore arroccate sulla colline di arenaria ed, infine, del primo mandorlo in fiore la' sull'orizzonte che illumina il mare e lo stretto che ci separa, a tiro di fucile, dalla dirimpettaia Zancle(Messina).

Con alcune di queste foto ed altre ho ideato un video, in fondo alla pagina, e una piccola relazione che leggerete qui di seguito :

Ho scoperto il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada (Kahlil Gibran).
Lo scintillio di una goccia di rugiada mi ha parlato di te. Ma quella luce è durata troppo poco e non ho fatto in tempo a vederti. Peccato! Eri così vicino e non ho potuto coglierti (Romano Battaglia).
Vi sono gocce di rugiada che brillano come zaffiri nell'erba, appena appare il grande sole, e le foglie fremono al tacito volo di una colomba in fuga (Thomas Merton).
Giustamente gli aforismi non sono la scienza, sono pensati e scritti da autori colti e presi, magari, da puro romanticismo letterario o dal platonico amore, in questo caso incommensurabile, rivolto alla persona amata. 
Questo video non è tutto questo, vuole essere un ringraziamento al Dio della creazione, nasce per caso e si memorizza dopo gli scatti fotografici che ho effettuato un mattino di buonora. E' un progressivo montaggio ispirato all'acqua e al vapore che si miscelano insieme per ragalarci le gocce di rugiada, la vita che da esse si sviluppa per formare esseri viventi, particolari ne sono la gallina e l'uovo senza voler entrare nel merito del loro primato di nascita. Ma sappiamo bene che la preziosità dell'esistenza, pian piano, ha stagioni tristi e fredde, quasi a ibernare il corpo e la natura sino all'arrivo di una nuova primavera rinvigoritrice e cantata da un primo mandorlo in fiore, nello sfondo il mare, i monti, l'orizzonte e la città : La vita ha preso possesso dell'universo. Ma, ahimé, ogni cosa bella ha il suo tempo e la Bibbia ce lo insegna con la sua Ecclesiaste :" Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo, un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace ". Quindi arriva il tempo del tramonto e poi si fa sera, ma la dolcezza dell'amore ce li regala sereni e pieni di luce con quei luccichii sullo stretto che divide la Calabria dalla Sicilia, quella luce che colora gli aranci col loro frutto dorato e che s'innalza sino al cielo tra le nubi che attendono a Dio creatore, Dio Padre benevolo di ogni cosa.
         Salvatore Marrari           RC 3 febbraio 2013
PER LA VISIONE CLICCA SUL LINK http://www.youtube.com/watch?v=zv9Fz0Zx1rk 

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