giovedì 20 settembre 2012

REGGIO CALABRIA - VIA CESARE BATTISTI













MA CHE COLPA ABBIAMO NOI SE IL COMUNE DI REGGIO CALABRIA NON FUNZIONA ?
REGGIO CALABRIA - VIA CESARE BATTISTI
Quì non si vuole riesumare dalle patrie galere la personalità del Cesare Battisti classe 1954, ma mettere in evidenza l'importante strada reggina che, dagli ex mercati generali, scende verso il Corso Giuseppe Garibaldi, dedicata al Cesare Battisti nato a Trento il 4 febbraio 1875 e morto nella stessa città il 12 luglio 1916. E' stato un patriota, giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano. Diresse giornali nella Trento asburgica e fu deputato al Parlamento di Vienna. Allo scoppio della grande guerra combatté per la parte italiana. Catturato dai Kaiserjäger tirolesi (dall'ufficiale Bruno Franceschini), fu processato e impiccato per alto tradimento, in quanto deputato austriaco, insieme a Guglielmo Oberdan, Fabio Filzi e Nazario Sauro. E' considerato tra le più importanti figure della causa dell'irredentismo italiano ed eroe nazionale.
Caso vuole che altro personaggio storico e letterato di somma qualità sia in questa medesima strada rappresentato da una scuola elementare che porta il suo nome, tra le più antiche di Reggio Calabria, Edmondo De Amicis (Oneglia, 31 ottobre 1846 – Bordighera, 11 marzo 1908). E' stato uno scrittore e pedagogo italiano, conosciuto per essere l'autore del romanzo Cuore, uno dei testi più popolari della letteratura italiana per ragazzi; si avvicinò poi al socialismo, fino ad aderirvi nel 1896. Questo mutamento di indirizzo è visibile nelle sue opere successive, in cui presta molta attenzione alle difficili condizioni delle fasce sociali più povere e vengono completamente superate le idee nazionalistiche che avevano animato Cuore. Amico di Filippo Turati, collaborò a giornali legati al partito socialista come la Critica Sociale e La lotta di Classe. Fu chiamato dal ministro Vittorio Emanuele Orlando a far parte, insieme a Fogazzaro, del Consiglio Superiore dell'Istruzione.
ALLORA  ABBIAMO PRESO DUE PICCIONI...SOCIALISTI...CON UNA...STRADA,
Quanto dolore, per noi, vedere strade come questa, nell'abbandono assoluto, che i nostri avi e predecessori, amanti di una Patria pulita e ravveduta, hanno dedicato a personaggi storici che hanno dato vita e cultura ad un'Italia più giusta, più umana, una nuova nazione che aspirava ad una profonda PACE sorella di DONNA LIBERTA'
I marciapiedi sono impraticabili per via dei gettiti non potati degli alberi, a suo tempo trapiantati quasi a toccare la parete dell'ex distreto militare, praticamente posti sulla parte pedonale. Forse l'incuria è dovuta al fatto che, per i buoni propositi e per amore di pulizia, l'esercito della citata caserma Mezzacapo si era sempre attivato e prodigato con solerzia a pulire, comandando i suoi soldati, i marciapiedi che attenevano al loro perimetro, ma adesso che non ci son più i militari, l'Amministrazione Comunale ha dimenticato che la strada le appartiene o spera che le preghiere rivolte alla Madonna della Consolazione risolveranno, come per incanto, il problema quì rappresentato. 
Non è solo questo il "disguido tecnico", il sottoscritto per decenza non ha fotografato le merde di cane che i nostri cari concittadini, colà abitanti e padroni dei poveri animali defecanti, non raccolgono, abbandonandoli, quei "pasticcini maleodoranti", acciocché finiscano sotto le suole dei malcapitati passanti costretti, vuoi per i rami, vuoi per i cespugli, a fare le gincane tra una merda e i legni sporgenti..."per mettere al riparo gli occhi, non vedi e ci finisci dentro, se va bene te la porti a casa, se va male e scivoli rischi di finire all'ospedale ortopedico con qualche mala frattura", dopo aver trovato, naturalmente, qualcuno disponibile a soccorrerti, schifato per il cattivo odore che emani dal vestiario impregnato dal maledetto escremeto". Voglio ricordare che la strada in questione, proprio per l'entrata e l'uscita scolastica è percorsa da centinaia di persone tra scolari, genitori e insegnanti, c'è il rischio che qualcuno possa veramente farsi male o perdere qualche occhio.
Caro assessore, caro consigliere, egregio sig. Sindaco : "La casta è casta e va, sì, rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura...Ancora oltre sopportar non posso la Vostra vicinanza...E cosa aspetti, oh turpe malcreato, che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?...Ma chi te cride d'essere... nu ddio? Ccà dint'a 'sta città, 'o vvuo capì, ca simmo eguale?...T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella che staje malato ancora È fantasia?...tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto? " 
Cesare Battisti e Edmondo De Amicis, stanchi di sopportare le vostre inerzie, si esprimerebbero così, continuando sul tono della LIVELLA del caro Totò : "Signor Sindaco, nun è colpa mia, i'nun v'avesse fatto chistu tuorto; gli antichi reggini so' stati a ffa' sta fesseria, i' che putevo fa' si ero muorto ? Si fosse vivo ve farrei cuntento, pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse e proprio mo, obbj'... 'nd'a stu mumento mme ne trasesse dinto a n'ata strada".
Via Cesare Battisti non è il solo esempio di cespugliatura e merda canina, volete intervenire urgentemente con operai e viglianza urbana ? Quante cose si sarebbero potute fare con i soldi spesi per gli spettacoli e i fuochi di "Festa 'i Maronna"...ma già, dimenticavo....
                    Salvatore Marrari 19 settembre 2012

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