giovedì 11 dicembre 2014

ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO DI REGGIO CALABRIA - SPETTACOLO DEL 6 DICEMBRE 2014 "AMURI, GELUSIA, SPARTENZA E SDEGNU" DI MARINELLA RODA'

ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO DI REGGIO CALABRIA - SPETTACOLO DEL 6 DICEMBRE 2014 "AMURI, GELUSIA, SPARTENZA E SDEGNU"di Marinella Rodà

Chi è avvezzo a spettacoli che riguardano la calabresità, non può non conoscere la grande interprete Marinella Rodà. Figlia d'arte nel vero senso della parola, figlia di Totò Rodà che l'essenza del calabrese l'aveva nel sangue. Marinella, tra i tanti progetti di canto locale, ha creato questa opportunità di ascolto presso l'Accedemia del Tempo Libero di Reggio Calabria : "AMURI-GELUSIA-SPARTENZA-SDEGNU. Queste le parole reggine raccontate con la classica "muttetta" nei vari momenti delle fasi di vita di due esseri in cui, adeguatamente, scoppiano i veri sentimenti che si provano in amore, appunto l'amore, la gelosia, la separazione che porta allo sdegno, conseguenza della delusione. Le storie raccontate da Marinella con l'ausilio di Andrea Noce (chitarra e chitarrina), Danilo Brancati (ciarameddha, organetto, tamburello), Carmelo Crea (voce, tamburello e lira calabrese) e Alessandro Calcaramo (chitarra e mandolino), sono storie di chi, calabrese e reggino, vive questi sentimenti in maniera forte rasentando la sofferenza anche nella gioia, tale è il carattere duro della gente di questo sud che vive non certo di agiatezze, lottando duramente per avere "un posto al sole" e Corrado Alvaro ne è stato maestro di queste descrizioni. Marinella ha dentro di se tutte queste caratteristiche; donna di origini grecaniche (grecofone o ellefone che dir si voglia), di Prunella di Melito Porto Salvo, mette tutte le sue forze nello svolgere l'attività di cantante calabrese "espatriando" anche nelle percussioni, riportando fedelmente quelli che furono i ritmi della musica locale che per finezza riporta all'udito melodie antiche e convulse, ma di squisitezze indescrivibili. Oggi, 6 dicembre 2014, l'intelligenza e la forza della Rodà hanno dato prova, con questo suo progetto musicale, che la storia della Calabria nulla sarebbe stata senza queste melodie e questi canti da "carrettiere". E nella disquisizione che ha preceduto il canto, il prof. Franco Arillotta, ha spiegato correttamente e ampiamente l'origine di queste "muttette", il loro significato e la loro applicazione, appunto, nelle opportunità sentimentali che tanto coronano i momenti della vita dei calabresi. Per il timbro vocale, questa cantante si può permettere di dettare legge in una piazza satura di tantissimi "scopini" che di musica o voce non ne conoscono "l'abitazione", né sanno cosa sia l'arte del "muttettare".
La riuscita e lo splendore di questo spettacolo lo si deve anche ai "soci" di Marinella Rodà che hanno saputo appropriarsi di ogni nota rendendola dolce, appassionata e, a volte, aggraziata, con gli accompagnamenti di chitarra, organetto, tamburello, ciarameddha, lira calabrese e trilli di mandolino. Un vero concerto che la gente, accomodata in ogni ordine di posto, ha gradito dimostrandolo con applausi e improvvisati balli tra le file delle poltroncine dell'Auditorium "Cipresseto Zanotti Bianco", sede sociale dell'ottima Accademia diretta dalla presidente Silvana Velonà. In somma il divertimento è stato pienamente assicurato e noi soci di questa Accademia, ci siamo prodigati in molti per avere la certezza della riuscita. Il sottoscritto ha curato le riprese e i montaggi di un bellissimo filmato, peccato che le luci dirette sulla scena non avevano la giusta taratura per cui le immagini non hanno avuto una gradevole esposizione.

Salvatore Marrari RC 6 dicembre 2014

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