martedì 11 novembre 2014

IL BOSCO DI LAPIO DI ARCUGNANO (VI) E LE FUNGAIE NEL CAMPO DI GIULIANA

IL BOSCO DI LAPIO DI ARCUGNANO (VI) E LE FUNGAIE DI GIULIANA

« Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà. »

                  Bernardo di Chiaravalle 

Verissimo, caro Bernardo, il bosco è qualcosa di speciale per i suoi continui rumori di cose che non si vedono ma si immaginano: un ramoscello caduto, il movimento delle ali di un uccellino, il ronzio di un'ape, lo stormire delle fronde. Se ti guardi intorno ti senti osservato e, probabilmente vero, occhietti di scoiattoli o altri animaletti sono su di te per spiarti nei minimi movimenti, o magari, se hai creduto al mondo delle favole, pensi di trovarti alle spalle gli Elfi e i folletti che vivono nella fantasia della tua parte più intima dei ricordi d'infanzia.
Queste sensazioni le ho provate nel bosco intorno a Lapio di Arcugnano (VI), quando in ottobre fui invitato ad una raccolta di castagne dagli amici vicentini Giuliana Dal Lago, Antonio De Santis e Don Gianni Dal Lago (monsignore in pensione, ma trattenuto in servizio per il suo modo di essere vero pastore e curatore di anime). Queste tre persone sono splendide, ricche della più grande umiltà e bontà che il Signore abbia potuto loro dare. Ma altro personaggio in nostra compagnia, portato al guinzaglio, è stato il cagnetto Sky; un animale della più spiccata intelligenza che ci ha guidato lungo i sentieri boschivi abbaiando al minimo rumore di creature che si spostavano al nostro sopraggiungere. Gli odori, data l'umidità calda dell'ambiente, erano di legno, di foglie, di funghi e dell'humus che s'insinua in quel particolare terreno rendendolo fertile per ogni tipo di pianta boschiva, quali siepi di more nere, vischio, trifoglio, edere di diverse qualità e forme avvinghiate ai tronchi degli alberi. Quanta bellezza abbiam potuto ammirare; oltre alla raccolta di un buon numero di castagne mi sono soffermato, come sicuramente hanno fatto gli altri, a constatare la reale presenza di Dio Creatore, i Suoi occhi erano su di noi...figli speciali tra le rocche della sua più bella natura...quasi a proteggerci da rischi o cadute quando si scendeva lungo sentieri erbosi. Grazie alla raccolta delle "figlie dei ricci" abbiam goduto di un pomeriggio fuori dall'ordinario tra il verde delle foglie e l'aria profumata, con buona e reciproca compagnia per cui ringrazio questi amici "vicentini" che mi hanno dato la possibilità di conoscere posti indimenticabili, di avvicinarmi al pensiero di Dio proprio in quel periodo particolare della mia vita.
Ma a sera altra manifestazione di amicizia; siamo a cena presso la casa di Alberto Rappo e Oriana De Franceschi, nella frazione di Pianezze del territorio di Arcugnano. L'accoglienza è al massimo e i cibi prelibati in un ambiente da "padiglione di caccia" arredato con i cimeli di Alberto, esperto cacciatore ma rispettoso della natura. Che dire di Oriana, carinissima amica da fiume di parole : una ne pensa...cento ne dice e, nella sua accoglienza, è bramosa di espletare un discorso di un'ora in cinque minuti.
GRAZIE BOSCO DI CASTAGNI, GRAZIE GIULIANA, GRAZIE ANTONIO, GRAZIE ALBERTO, GRAZIE ORIANA...GRAZIE PARTICOLARE A DON GIANNI che col suo costante e paziente sorriso mi ha illuminato, irradiando in me amore fraterno e buoni pensieri.

Salvatore Marrari  RC  18 ottobre


ALLA FINE DELLA PAGINA, SOTTO LE FOTO, E' DISPONIBILE UN VIDEO CHE RACCOGLIE L'AVVENIMENTO CON SOTTOFONDO MUSICALE. CLICCA SUL TRIANGOLINO DELL'ICONA.




























































































































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